La Ici del noto gruppo imprenditoriale venafrano si propone in associazione con la ditta Camardo di Baranello, specializzata in bioedilizia. È l’unica proposta pervenuta dopo la pubblicazione del bando per l’appalto integrato


ISERNIA. Dopo anni di immobilismo, qualcosa si muove. Spunta un’offerta per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori di demolizione e ricostruzione della piscina comunale di Isernia.

Dopo la pubblicazione del bando a settembre, scaduto il 5 ottobre scorso, risulta finalmente pervenuta un’unica domanda, quella del Raggruppamento temporaneo di imprese Ici/Camardo.

La Costruzioni Camardo, avente sede a Baranello, in provincia di Campobasso, è una società edile impegnata dal 1978 nel campo delle costruzioni residenziali, industriali, pubbliche, commerciali e specializzata in bioedilizia.

Ancor più nota la Ici, Impresa di Costruzioni Industriali di Roma, appartenente al gruppo Patriciello, specializzata nel campo della progettazione e realizzazione ‘chiavi in mano’ di edilizia di qualsiasi genere e già esecutrice dei lavori di manutenzione straordinaria nel 2019, per 310mila euro, del palasport Liborio Fraraccio di Isernia.

Il bando era arrivato dopo un percorso lungo e complesso, durato anni: come ricordato dal sindaco Giacomo d’Apollonio lo scorso 3 settembre in sede di presentazione dello stesso, durante una conferenza stampa, la sua amministrazione aveva ereditato una piscina chiusa. Per mancanza di risorse era stata intrapresa la strada del project financing per ben due volte: ma in entrambi i casi il bando era andato deserto, in quanto non ritenuto conveniente dagli imprenditori. Di qui la necessità di interessare la Regione, che ha messo a disposizione 2 milioni di euro, a cui il Comune ha aggiunto altri 600mila euro di fondi propri, redigendo anche il progetto definitivo. Due i passaggi in Consiglio comunale, perché dopo l’approvazione del bilancio dello scorso anno non c’era stato il tempo di impegnare le risorse.

Il bando per l’appalto integrato cui ha risposto la Ici/Camardo non prevede l’affidamento dei lavori della vecchia piscina, ma un impianto completamente nuovo: ampliato, moderno e omologato dal Coni per fini agonistici. 

Ora, come spiegato da d’Apollonio a isNews, si passa alla fase della verifica dei requisiti da parte prima della struttura comunale, poi di una commissione esterna di tecnici che dovrà valutare gli aspetti relativi alla progettazione. Se la Ici/Camardo avrà tutte le carte in regola, dovrà trasformare il progetto definitivo dell’Ufficio tecnico comunale in un progetto esecutivo e poi, finalmente, dare inizio ai lavori.

Pba

 

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