Neppure la revoca della delibera con la quale la giunta comunale di Campobasso ha di fatto sospeso l’acquisto di 15 pistole Beretta che erano previste in dotazione agli agenti di polizia municipale ha spento le polemiche che durano ormai da settimane. Sull’argomento interviene l’Unione degli Studenti, da sempre fermamente contraria a dotare la polizia municipale di armi, che critica anche alla nuova deliebra approvata dalla giunta Gravina perchè continua a privilegiare logiche di repressione che non servono a scongiurare il dramma dello spaccio e del carente decoro urbano in città
CAMPOBASSO. “Dopo la petizione che abbiamo lanciato – dichiara in una nota l’Unione degli Studenti – abbiamo esplicitamente richiesto di ritirare la delibera 81 della giunta comunale che prevedeva misure per noi neanche lontanamente adeguate, come l’acquisto di pistole e pagamento di straordinari alle forze dell’ordine.
Ad oggi però – aggiungono gli studenti – il nuovo atto dell’esecutivo non è per noi soddisfacente. Esso prevede comunque le stesse misure repressive di fronte alle scuole. I controlli non miglioreranno la situazione perchè il consumo e lo spaccio rimarrà per l’ennesima volta invariato, dato che non si toccano i problemi alla base di quest’ultimo, cioè il disagio sociale che gli studenti vivono, soprattutto nelle periferie, la mancanza di sbocchi creativi e di spazi sociali che possano permetterli.
Oltretutto – continua l’Unione degli Studenti – non ci sorprende che soggetti politici di opposizione presenti all’interno del consiglio comunale, sedicenti di sinistra, non abbiano preso posizione sul tema della polizia davanti le scuole, andando solo contro l’acquisto degli armamenti”.
E’ per questo che gli studenti annunciano l’organizzazione di iniziative contro le scelte politiche dell’amministrazione Gravina, unitamente a diverse associazioni che operano sul territorio.
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