La sentenza di condanna della Corte d’Appello di Campobasso che ribalta il verdetto del giudice di lavoro di Isernia: gli operatori in servizio per oltre 10 anni come dipendenti ordinari. La vicenda, ereditata dall’attuale amministrazione, risale al lontano 2011


VENAFRO. La Corte d’Appello di Campobasso ha condannato il Comune di Venafro al pagamento di 100mila euro per ogni lavoratore socialmente utilizzato in maniera diversa da quella prevista dalle normative.

Si tratta di Lsu utilizzati per oltre un decennio come dipendenti ordinari ai quali, come riferito dall’Ansa, l’amministrazione comunale dovrà ora riconoscere le retribuzioni adeguate, il Trattamento di fine rapporto e quello previdenziale. La vicenda, ereditata dall’attuale amministrazione, risale al lontano 2011. La Corte d’Appello di Campobasso ha così ribaltato la sentenza di primo grado del Tribunale di Isernia, con gli operatori – chiamati a mansioni ordinarie per molti anni, ma con retribuzioni da Lsu – assistiti dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini.

I giudici della Corte d’Appello hanno anche accertato il danno comunitario a seguito della reiterazione dell’abuso relativo al contratto, accordando ai lavoratori sei mensilità dell’ultima retribuzione globale oltre a interessi e rivalutazione monetaria.

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