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ISERNIA. Sindaco d’Apollonio indignato per la figura ingloriosa, a livello nazionale, per Isernia, sostanzialmente ‘bocciata’ sulle performance green valutate da Legambiente in collaborazione con il Sole24Ore, nell’ambito del rapporto Ecosistema Urbano.

Il primo cittadino si dice pronto ad individuare eventuali responsabilità nella vicenda, in quanto gli esiti negativi della rapporto deriverebbero non già dal mancato raggiungimento di alcuni obiettivi in materia ambientale, tramite azioni ad hoc, bensì dalla mancata risposta ai quesiti posti al Comune da Legambiente.

L’annuncio in Consiglio comunale, su sollecito del consigliere dei Cinque Stelle Mino Bottiglieri, il quale ha chiesto lumi sul pessimo piazzamento in classifica del capoluogo pentro.

Il rapporto Ecosistema Urbano misura le prestazioni dei capoluoghi italiani in cinque categorie: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente urbano, misurate incrociando ben 18 indicatori che vanno dalla concentrazione di Pm10 nell’aria al numero di alberi, dall’offerta del trasporto pubblico alla dispersione della rete idrica.

Isernia risulta 99esima in graduatoria, su 104, perdendo ben 43 posizioni rispetto all’anno precedente. Una notizia che ha fatto discutere, ma che non corrisponderebbe alla realtà.

D’Apollonio ha chiesto quindi chiarezza, con una dura nota all’indirizzo del Terzo Settore comunale e dell’assessore all’Ambiente, nella quale paventa finanche l’adozione di procedimenti disciplinari, se necessario.

“Quanto accaduto è grave – tuona il sindaco – perché abbiamo dato un’immagine sbagliata della città, nonostante gli interventi messi in atto per migliorare la situazione rispetto al passato, come la piantumazione degli alberi e altro ancora. Vedersi nei bassi fondi nella graduatoria, esposti ingloriosamente ai giudizi esterni mi indigna sia come sindaco che come cittadino. E questo è avvenuto perché, al di là alcune criticità che pure ci sono, in ben dieci sezioni analizzate da Legambiente i dati di Isernia non risultano disponibili. Sul mio tavolo – ancora d’Apollonio – non è mai arrivato nulla. Legambiente ha fatto richiesta a Comune senza avere risposta. Devo ritenere che le istanze siano giunte al settore competente. Ecco perché chiedo che venga ricostruito il procedimento attivato dall’associazione ambientalista per l’acquisizione dei dati, riservandomi tuti i provvedimenti del caso, sia verso Legambiente sia verso il Terzo Settore se necessario”.

Il Consiglio comunale si è aperto con un applauso in onore di Antonello Siravo, prematuramente scomparso stamane.

 

Su istanza del consigliere comunale Raimondo Fabrizio, in assise civica a Isernia si torna a parlare dell’ormai famigerata vicenda delle strisce o blu. O meglio il sindaco Giacomo d’Apollonio rivela come l’amministrazione si stia muovendo nei confronti della ditta che gestisce il servizio in città, per andare incontro alle esigenze dei cittadini-automobilisti che, organizzati anche in comitati o divisi in categorie, insegnanti o commercianti, tanto hanno protestato per il nuovo sistema di soste a pagamento.

Ed ecco che il Comune starebbe trattando con la Aj Mobilità per ottenere una rimodulazione del servizio. In particolare, per quanto concerne le soste per i disabili, il frazionamento del parcheggio per mezz’ora e il tema abbonamenti.

Per il primo caso, l’obiettivo è quello di ottenere la possibilità per i diversamente abili di sostare negli stalli blu, senza dover ricevere il verbale dal concessionario che poi il Comune deve annullare, avviando altresì un contenzioso.
La seconda richiesta riguarda l’ottenimento della possibilità di parcheggiare anche mezz’ora, pagando il corrispettivo in cash senza dover ricorrere all’app.
La terza riguarda il problema degli abbonamenti, che al momento sono solo legati alla residenza, mentre molti cittadini vorrebbero sottoscriverlo per sostare presso i luoghi di lavoro.

“Ho dato mandato all’Ufficio Tecnico – ha spiegato il sindaco – di trattare cin AJ Mobilità per ottenere delle deroghe. L’emissario è sembrato abbastanza disponibile. Ora staremo a vedere”.

 

In assise a palazzo san Francesco approda anche il tema dei Centri socio-educativi, o meglio la mancata erogazione degli importi dovuti ai cosiddetti Cse da parte del Comune di Isernia quale capofila dell’Ambito sociale territoriale.

È l’esponente leghista Stefano Testa a sollevare la questione con una interrogazione nella quale evidenzia altresì come l’amministrazione pentra avrebbe ricevuto regolarmente dalla Regione le somme da erogare agli aventi diritto per l’importo di 379mila 174,58 euro e come in proposito esisterebbe finanche un sollecito dell’assessore regionale al ramo Luigi Mazzuto.

“Se da un lato si comprende la mancata erogazione dei 400 euro mensili previsti per le famiglie in ragione della mancata approvazione delle graduatorie definite, – dice Testa – dall’altra non trova alcuna giustificazione il mancato trasferimento ai Centri socio educativi”.
Affermando di non voler polemizzare ma di voler solo risolvere il problema, il consigliere “invita a dare le opportune disposizioni affinché gli Uffici comunali superino gli ostacoli e procedano con i pagamenti”.

Presto detto. A rispondere è l’assessore alle Politiche sociali Pietro Paolo Di Perna il quale annuncia l’avvenuta erogazione delle somme, che sono quindi già nella disponibilità dei centri.

Una buona notizia. Tuttavia per Testa resta “ingiustificato il ritardo maturato”, dal quale – sostiene – “derivano poi i debiti fuori bilancio e altri mal funzionamenti della macchina comunale”.

 

(Seguono aggiornamenti)

 

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