Il leader della Lega è arrivato alla ‘Cala Sveva’ con oltre due ore di ritardo rispetto al previsto. Ad attenderlo turisti e sostenitori, oltre alle promotrici del Comitato contro la chiusura del Punto nascita di Termoli. Ma non sono mancate le contestazioni


TERMOLI. La crisi di Governo non ferma il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, arrivato a Termoli per una tappa della sua Estate italiana tour. Con due ore di ritardo, tuttavia, sull’orario previsto.

“Iniziamo a vedere se ci fanno votare subito – le sue parola ai giornalisti – In Italia non c’è nulla di scontato. Pd e Cinque stelle? E’ orribile solo il pensiero di Renzi e Di Maio assieme. E poi sarebbe un insulto alla democrazia. Spero che Conte non pensi a un altro governo come premier, diverso da questo. Ci siamo sempre detti che dopo questo governo ci sarebbero state solo le elezioni”.

Prima l’attacco, poi toni più morbidi. “Per quasi un anno abbiamo lavorato bene, non avrò mai parole negative contro Di Maio e Conte e non risponderò mai agli insulti che mi arrivano da giorni e settimane, mi sembrerebbe ingeneroso per le tante cose buone che abbiamo fatto”.

Conte che nel discorso di ieri ha fatto riferimento al ministro dell’Interno, quando ha parlato del “Governo che non va sulle spiagge, ma che è tutti i giorni nelle sedi istituzionali a lavorare”. “Stamattina – la replica di Salvini – ho firmato due documenti al Governo norvegese ed al Governo spagnolo, perché ci sono due Ong che vogliono entrare in acque italiane. Quindi stiamo tranquillamente lavorando anche noi. L’importante è che nessuno perda tempo e la tiri in lungo”.

salvini termoli genteE sui tempi della crisi, accelerata dalla presentazione della mozione di sfiducia a Conte in Senato, Salvini non rinuncia al suo linguaggio di pancia. “Tutti i parlamentari della Lega saranno a Roma da lunedì. Ci sono martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica. Non esiste che non si possa far lavorare i parlamentari a Ferragosto: alzano il culo e lavorano anche a Ferragosto. Da parte nostra abbiamo fatto una scelta di coerenza, di coraggio. Non so quanti altri partiti avrebbero rinunciato a 7 ministeri perché si rendevano conto che il governo era fermo. La cosa più utile e dignitosa è andare a votare il prima possibile”.

Ad attendere Salvini turisti e sostenitori, che hanno sfidato la canicola per ascoltare il suo intervento o farsi un selfie con lui. Davanti alla ‘Cala Sveva’, tra musica da discoteca e dj set. Presente anche l’imprenditore e eurodeputato Massimo Casanova, proprietario del ‘Papeete’ di Milano Marittima, che qualche giorno fa ha ospitato la ‘performance’ alla console del vice premier.

Tanti i sostenitori, arringati dai contestatori della Rete della Sinistra termolese, appostati accanto al Castello Svevo, al grido ironico ‘terroni, terroni’. Una signora accoglie il ministro urlando “Siamo prima umani che italiani”, ma viene interrotta dal coro, “Un capitano, c’è solo un capitano”.

Qualche striscione ‘ Resistere’ e ‘La solidarietà non è reato’, con le componenti del gruppo social ‘Donne&mamme’ ad aspettare Salvini per consegnargli la raccolta di firme contro la chiusura del Punto nascita di Termoli. “Ci stanno togliendo il diritto alla salute”, il loro messaggio al vice premier. Che ha lasciato la città adriatica dopo i consueti selfie. E con una maglietta realizzata appositamente per lui, con la scritta Termoli e Milano marittina. Due tappe del suo ‘tour’ estivo.

Carmen Sepede

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