ISERNIA. Consiglio comunale cruciale, quello di oggi pomeriggio alle 16.30, per il prosieguo della consiliatura targata Giacomo d’Apollonio. L’assise, riunita in seduta straordinaria in prima convocazione con 10 punti in agenda, comincerà i lavori con l’elezione del presidente del Consiglio (ai sensi dell’articolo 22, commi 6, 7 e 8 del nuovo Statuto comunale) su richiesta di sette consiglieri comunali (il gruppo dei Popolari per l’Italia più Rita Formichelli; a seguire, l’indicazione del vicepresidente del Consiglio comunale (ex articolo 22 comma 4 del nuovo Statuto).

Terzo punto all’ordine del giorno, la mozione della consigliera Francesca Bruno inerente alla revoca del titolo di cavaliere di Gran Croce al maresciallo Josip Broz, detto Tito; l’approvazione del piano pluriennale delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili comunali 2019-2021; il regolamento per l’applicazione della Iuc e sue modifiche alla luce delle innovazioni legislative-riduzioni ai sensi della legge 147/2013; l’approvazione del piano finanziario della Tari per l’anno 2019; imposta unica comunale (Iuc) approvazione delle tariffe Tari-anno 2019; ancora, la determinazione delle tariffe e delle contribuzioni nonché l’individuazione del tasso di copertura dei costi di gestione per l’anno 2019 dei servizi pubblici a domanda individuale; la designazione dei consiglieri comunali in seno alla commissione De.co; infine, la designazione consiglieri comunali in seno alla consulta del territorio.

Si inizia come da programma e il risultato è che Peppino Lombardozzi resta presidente del Consiglio.

Approvata la pregiudiziale che comporta il ritiro del punto all’ordine del giorno. Fantozzi: nasce una nuova maggioranza, buon viaggio al sindaco d’Apollonio. Giovancarmine Mancini vicepresidente in quota minoranza

 

ISERNIA. Peppino Lombardozzi resta presidente del Consiglio. La pregiudiziale presentata dal capogruppo di ‘Insieme per il Molise’, Enrico Caranci, viene messa ai voti e passa con 18 favorevoli, 8 contrari e 4 astenuti. Con essa, il Consiglio sceglie di non votare un nuovo presidente dell’assise in forza del parere ministeriale che stabiliva la non retroattività della norma statutaria che fissava la durata del mandato presidenziale a 30 mesi.

Il dato politico è che il sindaco Giacomo d’Apollonio guadagna, strada facendo, l’appoggio dei gruppi di Isernia Migliore (con referente regionale l’assessore Roberto Di Baggio), del capogruppo di Forza Italia Raimondo Fabrizio e, indirettamente, anche della Lega, che tuttavia sceglie l’astensione. A favore della pregiudiziale, infine, ma non certo per motivi di cambi di casacca, anche l’esponente del MoVimento 5 Stelle Mino Bottiglieri.

Si astiene, inoltre, l’ex capogruppo di ‘Isernia in Comune’ Mario Antonelli, che come anticipato da isNews lascia il gruppo del sindaco e aderisce a Fratelli d’Italia, rimanendo tuttavia in maggioranza.

Polemici i Popolari: “Tra chi oggi ha votato questa pregiudiziale – ha detto in aula il capogruppo Gianni Fantozzi – ci sono anche alcuni che, nel 2018, presentarono una richiesta di mozione di sfiducia verso questo presidente del Consiglio. Prendiamo atto che nasce una nuova maggioranza: buon viaggio sindaco, che Dio gliela mandi buona”. Per ora, la rottura non si consuma, con lo stesso Fantozzi che ribadisce di non aver mai ambito ad alcuna poltrona, compresa quella del presidente del consesso. Ma sarà sul bilancio di prossima approvazione che si capirà davvero che aria tira.

Confermato invece il vicepresidente del Consiglio nella persona di Giovancarmine Mancini, come già indicato dalle minoranza in sede di approvazione dello Statuto.