A Termoli avvistato Maurizio Tiberio, consigliere politico del governatore, assieme al forzista Francesco Roberti, che alle Provinciali non si è ricandidato. E le nomine mancate in Consiglio sembrano evidenziare qualche fibrillazione in maggioranza


CAMPOBASSO. Le grandi manovre sarebbero cominciate con largo anticipo sulla tabella di marcia. Così come accaduto per le Provinciali dell’ottobre scorso, anche per le Amministrative del prossimo mese di maggio sarebbero già stati avviati primi ragionamenti sia a Campobasso che a Termoli, con l’intervento del consigliere politico del governatore Toma, Maurizio Tiberio.

Qui Campobasso.   E’ ormai pacifico che saranno in parecchi a transitare dall’attuale maggioranza di centrosinistra allo schieramento opposto. Il governatore Toma però avrebbe messo un paletto: sul futuro candidato sindaco di centrodestra, espressione di uno schieramento ‘inclusivo’, come sostiene da tempo sottolineando la ‘bonta’ di una tale strategia, l’ultima parola spetterebbe a lui. Il Comune capoluogo ha, da sempre, una rilevanza politica innegabile nella strategia del centrodestra: se Toma vincesse in una città storicamente di (centro)sinistra, il risultato portato all’incasso avrebbe di certo un valore politico maggiore.

Qui Termoli. Non è una ‘galassia’ al momento lontana dai ragionamenti di strategia la cittadina adriatica dove, solo nelle scorse ore, sarebbero stati avvisati insieme il forzista Francesco Roberti (nella foto, ndr) e il consigliere politico del governatore, Maurizio Tiberio.

roberti termoli

Il primo non si è ricandidato alle Provinciali e oggi, questo incontro non fortuito, apre ad altri ragionamenti. La mancata riproposizione per l’ente di via Roma potrebbe anche significare la possibilità, avviata in tempi non sospetti e  non remota, di ragionare con lui per una eventuale candidatura a sindaco. Nella cittadina adriatica ci sono state già alcune fughe in avanti: quella di Antonio Di Brino (storico ‘amico’ del già presidente Iorio) e del neo leghista Michele Marone. Atteggiamenti che sono stati stigmatizzati, pure senza fare nomi, nel corso della conferenza stampa del coordinamento regionale di Forza Italia, tenutasi a Campobasso qualche giorno fa alla presenza dell’europarlamentare Aldo Patriciello (che sarà ricandidato alle Europee) e dell’onorevole Annaelsa Tartaglione. E proprio l’assessore Nicola Cavaliere, in poche ma significative battute con la stampa, ha evidenziato la necessità di non ‘autoproporsi’. Oggi quelle parole e gli incontri recenti, messi insieme, danno una nuova chiave di lettura alla questione.

Questione nomine. Il Consiglio regionale, oggi in riunione, non affronterà affatto il nodo delle nomine, posto che il governatore è a Bruxelles da ieri sera e appare quanto meno difficile che l’aula possa decidere qualcosa di così strategicamente rilevante nello scacchiere politico in sua assenza. Ma questo temporeggiare, a parte la situazione odierna legata all’assenza di Toma, potrebbe anche significare qualche fibrillazione in maggioranza legata, magari, alla ‘novità’ della convergenza politica su medesimi obiettivi di Michele Iorio, Quintino Pallante, Massimiliano Scarabeo e (da indiscrezioni) di Mena Calenda, che non dovrebbe (stando a quanto ha dichiarato pubblicamente in aula) essere alla convention della Lega di sabato prossimo. Quattro consiglieri insieme fanno un ‘peso’ politico che potrebbe mettere in discussione alcuni equilibri.

ellesse

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