“ll vero domicilio dell’uomo non è una casa ma la strada, e la vita stessa è un viaggio da fare a piedi. (Bruce Chatwin)


di Marilena Ferrante

Da questa citazione voglio partire per descrivere il viaggio emozionale , ma pienamente concreto nella terra molisana in questa estate che ci ha regalato l’ebrezza della variegata misura climatica e lo sforzo a voler raggiungere quella dimensione estrapolata dalla quotidiana routine.

Ebbene sì ho fatto un viaggio attraverso il Molise e in particolare quel Molise a me in parte misconosciuto, il Medio e Basso Molise.

Ho portato con me la valigia della letteratura , quella molisana, dispensata alla nostra gente che ne aspettava l’ arrivo.

Si sa bene che la geografia di questo minuscolo lembo di terra genera sorprese e varietà immaginativa.

Vorrei parlare delle arterie stradali che mi hanno portato in questi luoghi .

Prima tappa Pietracupa , paese scavato nella Morgia cenozoica, suggestivo nella sua originalità paesaggistica e strutturale.

E’ lì , come a Salcito e Trivento, che da due anni si porta in scena il Festival Rocciamorgia , evento culturale dedicato alle aree interne del Molise e curato da Antonio Seibusi e Fridanna Maricchiolo. E’ questo un paese di poche anime , ora inserito nel Parco delle Morge , ideato da Roberto Colella e Davide Vitiello e sede della Chiesa rupestre , meta di turisti curiosi. Quando vi si arriva si tira un sospiro di sollievo ripagato dalla vista spettacolare della Morgia che incombe sulle case e domina la valle del Biferno. Le strade infatti rappresentano tornanti infuriati intervallati da veri e propri pezzi di strada sconnessa e ci si chiede che male abbiano fatto gli abitanti di questi luoghi per avere un simile disagio commisurato sicuramente alla loro pazienza atavica imbracciata un po’ da tutto il popolo molisano. Non è tanto la posizione, che richiederebbe sicuramente l’inerpicamento sui pendii scoscesi delle montagne, ma la tenuta delle strade che invecchiano come vecchio e stantio è diventato il nostro Molise. Dunque immagino quante giravolte al giorno debbano affrontare i residenti per arrivare a casa e dire “ Anche oggi ce l’ho fatta con l’aiuto del Buon Dio!”.

Da Pietracupa, attraverso una strada interna sono giunta a Trivento ed anche qui ho trovato un saliscendi impressionante. Ogni anno si rinnova la magia di Molise Cinema Festival a Casacalenda ed anche lì abbiamo portato con la nostra valigia i sogni dei molisani. Un Festival del Cinema in Molise! Casacalenda è un vero gioiellino e merita , come tanti altri centri molisani di essere visitato se non fosse per la strada , tortuosa, ma soprattutto , in alcuni tratti, a rischio di pericolose manovre nel vuoto. Una mia amica , di Casacalenda, pensate, mi ha avvisato telefonicamente “ Mi raccomando , ad un certo punto , rallenta perché ci sono avvallamenti sul fondo stradale che, complice l’alta velocità, potrebbero farti sbandare pericolosamente”. Nel percorrerla, questa strada maestra, mai percorsa prima, ho ringraziato per il consiglio la mia generosa amica perché altrimenti avrei avuto qualche brutta sorpresa e avremmo girato lì un film drammatico, magari da portare al Cinema Festival.

Ora io mi chiedo si può avere una viabilità così disastrata e coltivare il sogno di un turismo reale in Molise? I nostri monti, la nostra generosa terra meriterebbe una adeguata percorribilità delle strade altrimenti non ci si può lamentare di quanto il Molise potrebbe essere meta di turisti e invece , anno 2018, lotta per avere una degna rete stradale che comunichi serenità a chi ogni giorno è costretta a percorrerla per vivere e sopravvivere.

Luoghi come Pietracupa, Casacalenda ed un po’ tutto il Molise reclamano la giusta considerazione e la possibilità di godere del tanto bello che vi è.

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