Il Comitato per la sicurezza degli edifici scolastici e la Consulta provinciale degli studenti si rivolgono al presidente della Provincia di Isernia perché avvii, come già fatto a Campobasso, le verifiche sulle strutture. Richiesto anche un Consiglio provinciale ad hoc


ISERNIA. Chiudere anche in provincia di Isernia le scuole superiori per consentire le necessarie verifiche dopo il forte sisma di ieri in basso Molise. Questa la richiesta del Comitato scuole sicure per Isernia e della Consulta provinciale degli studenti al presidente della Provincia Lorenzo Coia, sulla falsariga di quanto disposto da Antonio Battista per la Provincia di Campobasso.

Un impegno che il comitato chiede venga assunto urgentemente, ricordando di aver già chiesto ad aprile scorso – ma senza esito – la documentazione relativa agli istituti della provincia. Dall’ente di via Berta, infatti, pervenne come unica risposta “una laconica comunicazione di aver partecipato al bando per i fondi per le verifiche strutturali previste dalla normativa di recente approvazione – si legge nella nota odierna del Comitato – Fondi a quanto pare assegnati, ma di cui concretamente non si è saputo più nulla. Bene, questo è il momento di utilizzarli e anche un po’ in fretta, perché l’inizio del prossimo anno scolastico si avvicina e il terremoto di questi giorni impone un controllo alle strutture che, ricordiamo, risalgono agli anni ‘60 e di cui noi non abbiamo alcuna documentazione”.

Di qui l’appello al senso di responsabilità del presidente Coia, “che non ignori ancora questa nostra richiesta – si legge sempre nella nota – e che disponga al più presto le verifiche necessarie, convocando inoltre un Consiglio provinciale monotematico sull’argomento scuole per illustrare a tutti gli interessati le criticità, i progetti e la tempistica delle soluzioni”.

Analogo appello, infine, viene rivolto a tutti i consiglieri provinciali e al sindaco di Isernia, nella sua veste di responsabile della Protezione Civile. “A loro tutti sta la volontà e la capacità di coinvolgere le più alte cariche regionali – concludono dal Comitato Scuole sicure e dalla Consulta provinciale degli studenti – che potranno intervenire facendosi carico, in tempi brevissimi, di soluzioni alternative che chiediamo ormai da troppo tempo”.

 

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale