Tempo di bilanci per l’associazione che ha promosso sul territorio un nuovo modo di fare cultura


VENAFRO. Tempo di bilanci per l’associazione EtCetera, che celebra i suoi tre anni di attività. Naturalmente ogni anniversario porta con sé l’esigenza di fare il punto su quel che è stato compiuto e sulle prospettive future. In tre anni EtCetera ha organizzato 16 presentazioni di libri, 13 dibattiti pubblici, 8 mostre artistiche, 6 concerti, 4 cineforum, 3 Notti della Poesia, 2 Festival culturali e due seminari storici. Lo ha fatto non beneficiando di alcun finanziamento pubblico, confermando dunque che la promozione culturale è una passione d’animo che talvolta compensa, in un movimento dal basso, alcune deficienze amministrative.

Lo ha fatto collaborando apertamente con altre associazioni e gruppi culturali e con il supporto di pochi, illuminati benefattori (fra i quali si è distinto in particolare Sergio Albanese, agente di Axa Assicurazioni a Venafro). EtCetera ha promosso nel nostro territorio un modo nuovo di fare cultura, contaminando generi diversi, superando l’autoreferenzialità della vecchia impostazione seminariale, aprendo ai grandi temi, tenendo un occhio di riguardo per i più giovani ed adottando un approccio divulgativo pop senza banalizzare i problemi.

Ha favorito occasioni pubbliche di incontro con personalità di primo piano della scena sociale e culturale nazionale, dimostrando che persino in provincia è possibile perseguire la bellezza. Ha costruito tre kermesse, in particolare, che sono diventate appuntamenti annuali: Femminile Plurale, La Notte della Poesia (che, forse, è l’evento che esprime più compiutamente lo spirito dell’associazione) e il Festival delle Contaminazioni. Nonostante il suo dinamismo culturale e il suo impegno sociale volto ad offrire un punto di riferimento a quei ragazzi che hanno qualcosa da dare e da dire, EtCetera è priva al momento di una sede. In un’epoca confusa, EtCetera non si stanca di guardare in più direzioni, senza cedere mai al pregiudizio e al settarismo. Non si ferma e continua il suo cammino ispirato dalla sua unica ossessione: il bene comune.