Per realizzare nuovi istituti a Vazzieri, nel quartiere Cep e nell’area di via Crispi-via Sant’Antonio dei Lazzari. Oggi la firma dell’Accordo di programma tra il governatore Frattura e il sindaco Battista, che riprogramma 11 milioni di euro destinati al tunnel di via Insorti d’Ungheria, mai iniziato


CAMPOBASSO. Venti milioni di euro per realizzare a Campobasso scuole moderne, funzionali e sicure. Un investimento importante, di cui fanno parte gli 11 milioni di euro previsti dall’aggiornamento dell’Accordo di programma ‘Scuole sicure, città e mobilità cittadina’, firmato questa mattina Palazzo Vitale, tra il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura e il sindaco del capoluogo Antonio Battista, che hanno illustrato l’intervento insieme all’assessore a lavori pubblici Pierpaolo Nagni.

I fondi sono quelli della riprogrammazione del vecchio Accordo di programma, stipulato nel 2011 tra Regione e Comune di Campobasso, che prevedeva la realizzazione del tunnel di via Insorti d’Ungheria-via Vico, opera poi accantonata. Un investimento complessivo di 11 milioni di euro, di cui 10 milioni e 500mila euro destinati alla costruzione di nuove scuole materne, elementari e medie, a Vazzieri, al quartiere Cep e nell’area di via Crispi-via Sant’Antonio dei Lazzari-via Insorti d’Ungheria. E 500mila euro per adeguare la viabilità in via della Frasche, con la realizzazione dello svincolo per il ‘Geometra’.

“Realizzeremo nuovi plessi nella zona di Vazzieri, ragionando sia su via Leopardi che sull’area di via Alfieri – ha chiarito Battista – e altri ne faremo al Cep, eliminando gli edifici non più agibili e destinabili a scuole, oltre che tra via Crispi e via Sant’Antonio dei Lazzari. Sono poi in programma lavori sulla scuola ‘D’Ovidio’ di via Roma, un edificio storico. Ma nei prossimi anni abbiamo intenzione di ricostruire buona parte del patrimonio scolastico della città”.

Ai fondi contenuti nell’Accordo di programma, 10 milioni e 500mila euro, ha chiarito ancora Battista, si aggiungeranno 4 milioni e 640mila euro di cofinanziamento del Comune, intenzionato a vendere le scuole di via Kennedy e via D’Amato, chiuse da tempo. E ancora 3 milioni e 150mila euro di fondi del pacchetto Inail, per la costruzione di una scuola nuova in via Crispi e il mutuo Bei di 1 milione e 400mila euro per la scuola di Mascione. Per un totale, appunto, di circa 20 milioni di euro.

“Riprogrammiamo 11 milioni di euro di un Accordo di programma per il quale erano stati fatti solo due piccoli stati di avanzamento – ha rimarcato Frattura – e lo facciamo pensando alle scuole come ‘contenitori’, pensando quindi alla funzionalità e alla sicurezza, ma anche alla popolazione scolastica dei quartieri, per tener conto del reale fabbisogno della città. Con Battista – ha aggiunto il presidente – faremo poi un ragionamento che riguarda la Provincia di Campobasso, quindi le scuole superiori, anche in questo caso tenendo conto del dimensionamento scolastico. Lo faremo con i finanziamenti che ci saranno assegnati dal Governo e con le risorse Fsc, in questo caso utilizzando fondi che risalgono al periodo 2000-2006, dando onore a chi ha governato in quegli anni lasciandoci tutti questi soldi da riprogrammare”.

I tempi sono abbastanza rapidi. Il primo passaggio è rappresentato dalla presentazione dei progetti esecutivi, che consentiranno di avviare le gare d’appalto. “Contiamo di poter mettere la prima pietra entro la fine dell’anno”, ha auspicato Battista, al momento ancora alle prese con il problema dei doppi turni. “Per i bambini di via D’Amato finiranno prestissimo – ha annunciato il sindaco – ma contiamo di terminare i doppi turni anche per la scuola di via Leopardi. La soluzione che abbiamo indicato è quella dell’istituto di via Gorizia, ma stiamo lavorando su altre strade, per riportare i bambini nel quartiere di Vazzieri”. Soluzioni ‘ponte’, prima della costruzione delle nuove scuole.

Carmen Sepede