Dopo la manifestazione dei richiedenti asilo davanti alla prefettura, il movimento chiede la chiusura dei centri di accoglienza


ISERNIA. Questione migranti: a Isernia riesplode la polemica di Casapound all’indomani della manifestazione di protesta che i richiedenti asilo hanno inscenato davanti alla prefettura, per chiedere un trattamento più dignitoso. “Quanto accaduto ad Isernia è gravissimo – sottolinea Agostino Di Giacomo, responsabile del movimento a Isernia -. Il fatto che decine di immigrati abbiano inscenato una manifestazione non autorizzata di fronte alla prefettura senza che le forze dell’ordine intervenissero non va in alcun modo sottovalutato, perché di fatto legittima il ricorso all’azione violenta ed illegale come mezzo di espressione. Le ragioni della protesta, la richiesta di vitto e condizioni di alloggio migliori – prosegue Di Giacomo- sono poi ancor più inaccettabili della modalità con cui si è svolta, mentre monta il risentimento degli isernini, costretti a pagare sulla loro pelle le conseguenze della crisi economica ed a vedere persone ospitate in Italia a spese dei contribuenti arrivare a lamentarsi nonostante ricevano gratis più di quanto abbiano a disposizione la maggior parte degli italiani”.

Per Casapound la situazione è divenuta ingestibile, anche alla luce del fatto che ormai i richiedenti asilo costituiscono il 2% della popolazione, un numero 10 volte superiore al tetto massimo stabilito dall’accordo tra l’Anci e il Ministero dell’Interno. E “se davvero i gestori delle strutture ricettive – sottolinea infine D’Agostino -, che non vengono pagati da mesi, dovessero sfrattare i loro ospiti, in città si scatenerà il caos. La soluzione per impedire una simile disastrosa evenienza è solo una: l’immediata chiusura dei centri di accoglienza ed il rimpatrio di tutti gli immigrati finora ospitativi che dovessero risultare privi dei requisiti per l’asilo umanitario”.