L’evento apre ‘Tra Antiche Mura’, rassegna estiva promossa dall’Assessorato alla Cultura e prodotto da Fondazione Molise Cultura


LARINO. Nell’anno del Turismo delle radici, Maxi Manzo e il suo gruppo presentano il 19 luglio alle ore 21 nella suggestiva sede del Palazzo Ducale di Larino, lo spettacolo musicale ‘El vestido de Dora‘, incentrato su un docufilm che racconta l’esperienza dell’immigrazione attraverso le vicende di una famiglia di origini abruzzesi. Dopo aver esordito nei giorni scorsi a Roma nella Casa della Cultura dell’Ambasciata Argentina, lo spettacolo apre ‘Tra Antiche Mura‘, rassegna estiva promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Molise, prodotto da Fondazione Molise Cultura, nell’ambito del progetto “Palcoscenici: il Molise è di scena”.

Maxi Manzo è un cantante e compositore italo-argentino con sangue abruzzese e molisano, che da sempre mantiene un vincolo speciale con le sue radici italiane mediante lo studio della musica popolare. Negli ultimi anni è stato protagonista di diversi progetti musicali per unire i due paesi. Oggi propone quest’opera ‘El vestido de Dora’, valendosi dell’apporto di altri artisti che come lui hanno intrapreso con successo il cammino della ricerca delle proprie origini italiane, come Elizabeth Ridolfi (viola), Julián Gándara (direzione musicale, violoncello, charango), Walter Mainetti (chitarra), Julián Manzo (chitarra e organetto abruzzese-molisano) e Belén Valenzisi (scenografia e costumi). Saranno sul palco anche le ballerine Ludovica Manco (danza contemporanea) e Maria Carmen Di Poce (danza popolare del centro-sud Italia). La direzione musicale dello spettacolo è a cura del musicista e compositore argentino Julián Gándara, autore capace di combinare con assoluta modernità i ritmi sudamericani con la musica popolare italiana proposta da Manzo.

Con questo documentario Maxi Manzo racconta il percorso che lo ha portato alla scoperta delle sue radici italiane, spiegando – attraverso i filmati amatoriali degli archivi di famiglia – come si svolge la vita associativa nei paesi d’oltreoceano e quali, in definitiva, le ragioni quasi ‘viscerali’ che spingono i viaggiatori delle radici a recarsi nei luoghi da dove sono partiti i loro antenati. Il progetto si è aggiudicato il Premio Flaiano 2022 per la prima edizione Under 35 della sezione di Italianistica intitolata a Luca D’Attanasio, e gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria disponibile da oggi su Ciaotickets