In Molise avviato un progetto che vede quale ente capofila il Comune di Montenero di Bisaccia


CAMPOBASSO. Cinquanta milioni di euro: a tanto ammonta il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, che verrà spalmato in favore delle Regioni per il finanziamento di interventi e progetti per il turismo accessibile e inclusivo.

Alla Regione Molise la quota assegnata ammonta a 1 milione 261mila 869 euro ed è stata ripartita nel corso della Commissione politiche sociali.

“Una somma importante – il commento dell’assessore Gianluca Cefaratti – che ci consentirà di continuare su un percorso virtuoso già avviato e che vede in qualità di ente capofila il Comune di Montenero di Bisaccia. Il decreto di riparto, come è noto, fornisce ad ogni regione le risorse utili a promuovere l’inclusione delle persone con disabilità attraverso il finanziamento di specifici progetti che consentono, di conseguenza, maggiore accessibilità e qualità dei servizi. Le risorse sono state assegnate combinando una quota fissa – che ammonta a un milione di euro – con una variabile, calcolata sulla base della popolazione regionale, così da consentire e garantire un’equa distribuzione. Non posso che dirmi soddisfatto, quindi, sia del percorso compiuto assieme al Governo e ai ministri Locatelli, Giorgetti e Santanché sia della quota assegnata al Molise che, come detto, consentirà di progettare e realizzare altre idee nel segno dell’inclusione concreta”.

Ora le Regioni avranno 120 giorni di tempo, dalla data di pubblicazione del decreto, per presentare le domande di finanziamento. Le richieste saranno corredate da una relazione illustrativa e da un quadro economico dettagliato. Il finanziamento sarà poi erogato in due fasi: un acconto iniziale del 70% e un saldo del 30% dopo l’approvazione della relazione finale del progetto.

“Un importante passo in avanti nel nostro impegno per l’inclusione delle persone con disabilità – ha concluso Cefaratti – quindi, perché grazie a questo finanziamento si potranno realizzare progetti che faranno la differenza nella vita quotidiana delle persone con disabilità, promuovendo una società più inclusiva e accessibilà”.