“Soluzioni poco soddisfacenti da Roberti e Di Santo. Bisogno lottare tutti insieme per la difesa della medicina territoriale”


RICCIA. Dal 1° giugno a Riccia non c’è più il medico del 118. “Ciò significa nessuna copertura medica per tanti comuni dell’area del Fortore e non solo. Questa è la sola certezza che ad oggi purtroppo abbiamo”.

Queste le parole del sindaco di Riccia Pietro Testa dopo l’incontro con gli altri primi cittadini dei comuni molisani.

“Così non va bene. Siamo pronti ad opporci in ogni modo per difendere la salute dei nostri cittadini, sia con azioni insieme ai cittadini e sia nelle sedi istituzionali. Non abbandonerò un solo momento questa battaglia per difendere l’ultimo e unico presidio rimasto nel nostro territorio”.  

Dello stesso avviso le amministrazioni di Montenero di Bisaccia e Santa Croce di Magliano.

“Roberti e Di Santo per la Regione Molise e Asrem hanno proposto soluzioni poco soddisfacenti: turnazioni di 12 ore, auto mediche da fornire, ricerche di altri medici, superamento dell’attuale sistema di precarizzazione lavorativa Tutte cose necessarie, ma certo non soluzioni concrete e immediate”.

“Eppure Roberti si era detto pronto a cercare le soluzioni per una condizione creata dall’ Asrem che fa capo alla Regione Molise”.

Il Sindaco Pietro Testa è inoltre impegnato insieme a un Comitato di cittadini, nato per contrastare la demedicalizzazione del 118.

“Oltre alla mozione già depositata in consiglio regionale dai consiglieri di minoranza, altre mozioni sono in corso di presentazione nei comuni interessati a difesa del territorio e del diritto alla salute. Presto una conferenza dei sindaci si occuperà del tema e verrà chiamata a pronunciarsi. La conferenza questa volta non potrà dare alcuna fumata bianca”.

“Non potranno ribaltare su noi sindaci la ricerca di una soluzione, sperando che il fronte si divida. È il momento di lottare tutti insieme per la difesa della medicina territoriale” ha chiosato il sindaco di Riccia Pietro Testa.