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Prevista l’integrazione tra Asrem, Neuromed e Unimol. L’obiettivo è fronteggiare patologie psichiatriche gravi e complesse che colpiscono soprattutto i giovani


CAMPOBASSO. In Molise, secondo le ultime stime, sono 22mila le persone affette da disturbi della nutrizione dell’alimentazione. L’età dell’insorgenza dei disordini alimentari si è abbassata notevolmente e i primi sintomi compaiono già a 11 anni.

Un fenomeno dunque che va contrastato con azioni concrete e va in questa direzione la decisione della Regione Molise di attivare un apposito tavolo tecnico. Lo si apprende da una recente determinazione del direttore generale per la Salute Lolita Gallo.

Come noto, i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) sono patologie psichiatriche gravi e complesse, caratterizzate da alto tasso di cronicità, mortalità e recidiva, I principali disturbi come anoressia e bulimia nervose, disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo e binge eating disorder, causano danni fisici e psicologici significativi, compromettendo la qualità della vita e le relazioni sociali.

L’anoressia nervosa ha il più alto tasso di mortalità tra i disturbi psichiatrici, spesso a causa del suicidio e del danneggiamento di più organi. Anche la bulimia e il binge eating disorder possono portare a morte precoce. La maggior parte dei casi di DNA presenta comorbidità con altri disturbi psichiatrici, come depressione, disturbo bipolare e abuso di sostanze, che complicano il trattamento e aumentano il rischio di suicidio. I DNA possono insorgere a qualsiasi età, ma sono più comuni durante l’adolescenza e la giovane età adulta.

Il Covid ha esacerbato i DNA a causa dello stress, dell’isolamento sociale e dell’aumento dell’uso dei social media, che hanno diffuso credenze errate sull’alimentazione e modelli di bellezza irrealistici tra i giovani.

“Si è valutato che – si legge nella determinazione – l’approccio ai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione non può che essere integrato e multidisciplinare, caratterizzandosi per la sintesi di diversi orientamenti teorici, la combinazione di differenti tecniche di intervento e la collaborazione tra diverse professionalità. La scelta del livello assistenziale deve essere tarata sulle caratteristiche cliniche, personologiche, familiari, sociali e culturali del soggetto affetto da DNA, al fine della predisposizione di piani individualizzati di trattamento quanto più rispondenti alle necessità del paziente e della sua famiglia”.

Come noto, presso il Centro di Salute Mentale di Termoli, è stato avviato il progetto pilota “Screening, prevenzione e sostegno integrato multidisciplinare a persone affette da Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione”, con l’obiettivo di garantire e di stabilizzare i livelli minimi di cura di base con la costituzione di una rete ambulatoriale integrata, multiprofessionale, competente e formata, che svolga funzione di filtro per l’orientamento ai setting di cura più appropriati ed ai successivi livelli di intensità terapeutica.

La Regione ha dunque ritenuto necessario istituire un tavolo tecnico che preveda l’integrazione tra Asrem, Irccs Neuromed e Unimol “al fine di monitorare l’adeguatezza dell’investimento in termini di condivisione della strategia progettuale, ricognizione epidemiologica della situazione molisana, individuazione della popolazione a rischio nonché programmazione di azioni volte a sensibilizzare, prevenire e trattare casi di Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione”.