La decisione del Gip del tribunale di Campobasso in merito al procedimento che ha visto coinvolto l’ex commissario della sanità, a seguito del decesso di una paziente al Cardarelli


di Deborah Di Vincenzo

CAMPOBASSO. Gestione dell’emergenza Covid in Molise: si è chiuso, ancora una volta con l’archiviazione, un altro procedimento che ha visto coinvolto l’ex commissario alla Sanità Angelo Giustini (difeso dagli avvocati Danilo Leva e Giuseppe Stellato), a seguito del decesso di una paziente avvenuto al ‘Cardarelli’ nel marzo del 2021.

Lo ha stabilito il gip del tribunale di Campobasso Roberta D’Onofrio, accogliendo la richiesta del pm alla luce delle indagini effettuate dai carabinieri del Nas.

Il caso è quello di una donna, giunta al Pronto Soccorso e ricoverata nel reparto di Ortopedia con tampone negativo. Alcuni giorni dopo risultò positiva al virus e venne trasferita nel reparto Covid del Cardarelli, dove rimase fino al giorno del decesso.

Le indagini, partite a seguito di un esposto dei familiari della donna, hanno stabilito che non sussiste “nesso eziologico fra il contegno del commissario ad Acta Giustini e il decesso della paziente”.

“Nella sostanza – ha stabilito il giudice – Giustini aveva dei poteri di controllo di spesa che hanno interferito con sulla programmazione della situazione emergenziale pandemica, ma alcun potere egli aveva di interferire nei fatti oggetto di trattazione , concernenti un contagio accidentale ed incolpevole avvenuto all’interno dell’ospedale”. In sostanza, nel caso specifico, non figurano elementi di prova che dimostrino il mancato rispetto di protocolli e zone grigie. E dalle indagini non risulta che non ci sia stata una corretta sanificazione e gestione della organizzazione pandemica.

Da qui dunque la decisione di archiviare il caso. “Da quanto ci risulta – ha affermato in merito l’avvocato Leva – questo è l’ultimo procedimento che vede coinvolto il nostro assistito. E rappresenta la fine di un calvario giudiziario durato anni. È stato dimostrato che ha sempre agito secondo i dettami della legge e che le sue condotte non sono mai state penalmente rilevanti”.