La sentenza: due anni e 8 mesi di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici


CAMPOBASSO. Tentata concussione: confermata in Appello la condanna a due anni e otto mesi per Domenico Riccio, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia, finito al centro di un’indagine della Procura pentra.

Il 50enne di Venafro è stato condannato inoltre alla pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e all’interdizione perpetua di contrarre con la pubblica amministrazione.

Condannato anche al risarcimento delle parti civili, ovvero il commissario giudiziale Vincenzo Maddaloni e l’Agenzia delle Entrate, la a cui somma sarà determinata con separato giudizio civile.

Come noto, l’ex direttore venne arrestato il 6 aprile dello 2022, al termine delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Isernia e dalla Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria della procura.

Per gli inquirenti, Riccio avrebbe sfruttato la sua posizione di direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate per ottenere 1 milione di euro dalla Dr Motor Company srl di Macchia d’Isernia (vecchia società del gruppo Dr) , in concordato preventivo. In cambio, avrebbe contribuito a ridurre l’esposizione debitoria del gruppo verso l’Agenzia delle Entrate.

A denunciare i fatti, il commissario giudiziale, che ha riferito della presunta richiesta di tangente nell’esercizio delle proprie funzioni. Le successive indagini, anche a livello tecnico, avrebbero poi confermato il quadro indiziario.

Gli elementi raccolti dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dall’Aliquota della Guardia di Finanza hanno consentito alla procura di chiedere e ottenere dal gip la misura cautelare del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

In primo grado Riccio era stato processato con rito abbreviato.