Il consigliere regionale e coordinatore Comitato enti locali: “Nell’analisi della magistratura contabile sul decreto di attuazione raffica di rilievi, a iniziare dalle coperture economiche”


CAMPOBASSO. “A poche ore dalla presentazione dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, avvenuta in tutte le Regioni, dell’interrogazione sui tagli decisi dal governo Meloni del fondo Pnrr destinati alla sanità per 1.2 miliardi, arriva dalla Corte dei conti la conferma di tutto cio che da giorni oramai sosteniamo”. Così Roberto Gravina, consigliere regionale e coordinatore del Comitato enti locali M5S, a commento della decisione della magistratura contabile.

“Infatti – aggiunge Gravina – nell’analisi della magistratura contabile sul decreto chiamato a dare attuazione al nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza da 194,4 miliardi riformulato dal governo Meloni, spuntano una raffica di rilievi a iniziare dalle coperture”.

Nei giorni scorsi, aggiunge il consigliere pentastellato, il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto “ha provato a difendere la ‘sostituzione’ di 1,2 miliardi del Pnc, riservati all’investimento ‘Verso un ospedale sicuro e sostenibile’, con le risorse del fondo per l’edilizia sanitaria, ma la Corte dei conti oggi lo smentisce in modo evidente e definitivo, affermando, infatti, che oltre a ridurre l’ammontare complessivo delle risorse destinabili ad investimenti in sanità e a incidere sui programmi regionali già avviati, lo spostamento comporta il conseguente rinvio dell’attuazione del progetto a quando saranno disponibili spazi finanziari adeguati”. 

“In pratica i tagli ci sono e i progetti, in gran parte avviati dalle Regioni, vengono così di fatto rinviati a data da destinarsi, quando si troveranno i soldi per rifinanziarli – precisa Gravina. E conclude: “Il conseguimento dell’obiettivo di miglioramento dell’efficacia ed efficienza della gestione del Pnrr sui territori, con le decisioni prese dal governo Meloni, viene a ‘essere messo a rischio’. Sarà quindi necessario trovare ulteriori nuove risorse per muovere gli investimenti nel Servizi Sanitario Nazionale”.