Francesca Capozza

Durante il sonno la mente è impegnata in un lavoro complesso tanto quanto quello a cui è intenzionalmente sottoposta durante le attività di veglia


Francesca Capozza*

LA MENTE DORME? L’attività mentale non si arresta mai, neanche nelle ore notturne o di riposo. Durante il sonno, infatti, la mente è impegnata in un lavoro complesso tanto quanto quello a cui è intenzionalmente sottoposta durante le attività di veglia.

Attraverso il sogno, la mente svolge il compito di rielaborare una duplice tipologia di stimoli: quelli esterni che l’hanno attraversata o colpita, relativamente al giorno appena vissuto o anche ad un periodo antecedente più lungo, e quelli interni, provenienti dalla psiche dell’individuo, che rimandano ad emozioni, pensieri, sensazioni inconsci o non sufficientemente elaborati e che reclamano l’attenzione del ‘sognatore’.

Gli stimoli interni rimandano alla vita della persona e narrano della sua dimensione individuale e relazionale e di come affronta le esperienze che vive, i cambiamenti ed i compiti di sviluppo, le sfide, le difficoltà, le persone, rilevando quali sono le sue priorità, cosa si sta sottovalutando ed a scapito di cos’altro.

IL TERMOMETRO ONIRICO. Il sogno può essere inteso come un termometro della salute psichica dell’individuo. Ci segnala come stiamo dentro, se la temperatura è buona o se c’è qualcosa che non va, invitandoci a prestarvi attenzione.

Spesso ci si stupisce delle emozioni veicolate da alcuni sogni, come ad esempio paura, vergogna, senso di colpa, dolore, ansia, in quanto ci sembra che non ci appartengano nella realtà, per cui esse ci appaiono completamente scollegate dalla nostra esperienza diurna. Capita anche di fare sogni ricorrenti nei quali una stessa scena si ripete nel tempo (giorni, mesi, anni) con poche variazioni scenografiche, ma con un’emozione di fondo ben delineata (es. sognare di essere murati vivi, che la casa bruci, di affogare, ecc..).

In tal caso, il sogno ci segnala di prestare attenzione a quello che ci sfugge o che sottovalutiamo in una situazione che ci riguarda. Il sogno che si ripete invariato ci segnala che stiamo continuando a sottovalutare qualcosa di importante per la nostra salute psichica.

LA FINESTRA SULL’INCONSCIO. Freud, il primo grande indagatore dell’inconscio, rilevava che “il sogno non è privo di senso, non è assurdo”.

Il sogno consente al nostro inconscio di esprimersi, ovvero di poter far emergere elementi importanti che non vogliamo o non siamo ancora in grado di riconoscere. Elementi psichici rilevanti come particolari emozioni e pensieri che durante la veglia non trovano espressione, in quanto da noi consapevolmente od inconsapevolmente censurati, zittiti e repressi, riescono ad emergere durante il sonno ovvero in una situazione psichica in cui i processi affettivi e mentali non sono tenuti a freno da alcuna intenzionalità né da vincoli di adattamento alla realtà.

IL LINGUAGGIO DEL SOGNO. Non sempre le immagini oniriche aiutano nella decifrazione del significato del sogno. Le leggi che regolano l’attività onirica sono, infatti, completamente svincolate da quelle che regolano il pensiero logico e l’orientamento nella realtà, soprattutto per ciò che concerne il principio di identità, di causalità, di non contraddizione e le coordinate spazio temporali.

Gli oggetti, le persone, le relazioni della vita diurna possono assumere nel sogno forme e connotazioni diverse. Il lavoro del sogno non è creativo, ma trasformativo: non crea nuovi elementi, ma trasforma gli stimoli psichici latenti in simboli che vanno a costituire il contenuto manifesto del sogno.

IL SOGNO RIVELA. Carl Gustave Jung, importante psicoanalista, definisce il sogno come un’autorappresentazione spontanea della situazione attuale dell’inconscio espressa in forma simbolica. Risulta, quindi, fondamentale riconoscere la preziosa valenza comunicativa dell’attività onirica.

Ascoltare i sogni diventa molto importante. Soffermarsi nel ricordo, cercare di portarli quanto meglio possibile alla memoria, diviene molto utile per l’individuo, in quanto strumento che permette di far luce su specifici ed importanti aspetti della propria vita (personale e relazionale) che si ha difficoltà o si teme a far emergere.

Riflettere sui significati veicolati dalle immagini di un sogno permette all’individuo di entrare in contatto con quella parte di sé (inconscia) che registra elementi psichici non elaborati e non integrati che reclamano attenzione. In tal modo la persona, riconoscendoli a livello affettivo ed intellettivo, può da dar loro adeguata espressione.

Decifrare un sogno, riconoscerne l’implicita valenza, significa portare alla luce tutti gli elementi emotivi e razionali che creano disagio e dolore, ai quali non si è data adeguata espressione o soluzione e che pertanto, una volta censurati e repressi più o meno consapevolmente, riemergono nel sogno. L’interpretazione dei sogni è preziosa in quanto fornisce informazioni su aspetti importanti che ci riguardano, ma che non abbiamo adeguatamente considerato ed affrontato. Essa rappresenta un valido aiuto nel percorso di conoscenza di sé e sapiente guida nell’affrontare quelle situazioni personali e relazionali per le quali si vive un disagio emotivo-affettivo non completamente espresso o elaborato.

*psicologa-psicoterapeuta specialista in Psicologia della Salute