Il dirigente scolastico ha declinato l’invito del centrosinistra. Si vagliano altre soluzioni, mentre Pino Ruta prosegue la sua corsa in solitaria, con Costruire Democrazia


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Elezioni Comunali, non sarà Umberto Di Lallo il candidato sindaco del centrosinistra per la città di Campobasso.

Il dirigente scolastico dell’Istituto ‘Pertini-Montini-Cuoco’, molto conosciuto e molto stimato in città, ha rinunciato alla richiesta, avanzata prima dal Pd, e poi rilanciata dagli altri partiti della coalizione, a scendere in politica alla guida del fronte progressista. Che punta ad allargare i suoi confini politici verso il centro e verso a sinistra, recuperando anche una fetta di astensionismo. Il cosiddetto ‘campo largo’, che era alla base del progetto dell’Ulivo. Che si vorrebbe provare a replicare.

La comunicazione ufficiale del preside non è ancora arrivata, ma è già trapelato che Di Lallo non avrebbe accettato la candidatura, pur avendo apprezzato il gradimento generale dello schieramento sul suo nome. Motivi personali e familiari dietro la sua scelta.

Si vagliano dunque altri nomi, guardando ancora al mondo della scuola e della società civile. E prendendo in considerazione anche candidature più politiche, riconducibili all’area del Pd, che rivendica il candidato sindaco di Campobasso dopo aver ceduto al M5s, e a Roberto Gravina, l’investitura a candidato presidente della Regione. Anche il nome del vice sindaco reggente, Paola Felice, è tenuto in considerazione nella trattativa. Se il vertice toccherà ai dem dovrebbe essere comunque lei a guidare la lista dei Cinque Stelle. Di Primarie, pur più volte evocate, al momento invece non si parla più di tanto.

Nessun passo indietro, intanto, da parte dell’avvocato Pino Ruta, che resta il candidato sindaco di Costruire Democrazia. Manifesti già affissi in città e primi incontri coi cittadini convocati. La sensazione è che un possibile accordo – una convergenza sul suo nome appare difficile – possa esserci solo in seconda battuta, in un eventuale ballottaggio. Quando si parlerà di apparentamenti. Se si sceglierà di farli.

Intanto è toto-candidati anche nel centrodestra. Accanto al nome dell’ex consigliere comunale Francesco Pilone, dato forte nelle nomination, è comparso quello di un altro ex amministratore, Nicola Cefaratti, assessore con Gino Di Bartolomeo sindaco. Restano in piedi le indicazioni del capogruppo della Lega Alberto Tramontano, dell’esponente dei Popolari per l’Italia Salvatore Colagiovanni e dell’esponente di Forza Italia Mimmo Esposito. Tutti nomi comunque in corsa, se non come candidati sindaci, come candidati consiglieri e aspiranti amministratori.

Nuove riunioni, in casa centrosinistra e in casa centrodestra, sono previste per la prossima settimana. Ma per i candidati sindaco, quelli ufficiali, è ancora presto. Per non bruciarli. Visto che mancano quasi quattro mesi alle elezioni. Sabato 8 e domenica 9 giugno. Insieme alle Europee.