Foto archivio (Ansa)

La Procura al lavoro. Esclusa la possibilità che si sia trattato di un incidente


LARINO. La Procura di Larino ha aperto un fascicolo per omicidio. Ancora tanti gli aspetti da chiarire sul decesso del 38enne di nazionalità bulgara trovato agonizzante nelle campagne di Santa Croce di Magliano e morto in ospedale a Termoli.

Una cosa però appare certa a chi indaga: non si è trattato di un incidente. Lo ha affermato la procuratrice capo di Larino Elvira Antonelli, titolare dell’inchiesta che al momento non vede iscritti sul registro degli indagati. “L’unico elemento certo di questa vicenda – ha spiegato a Primonumero – è l’aggressione volontaria. Sul movente non mi pronuncio, lascio ad altri le fantasiose supposizioni perché gli inquirenti non hanno idee preconcette e stanno indagando a 360 gradi, com’è giusto che sia”.

Dai primi riscontri, l’uomo – che occasionalmente lavorava come bracciante agricolo nella zona di Santa Croce di Magliano – potrebbe essere stato colpito con un oggetto contundente, vale a dire un bastone, una mazza o il manico di legno di un attrezzo agricolo durante un tentativo di furto.

Ma al momento nessuna ipotesi viene esclusa. Del caso si stanno occupando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso in collaborazione con i colleghi di Larino e Santa Croce di Magliano.

Elementi utili potrebbero essere forniti dall’esame autoptico, che sarà eseguito nei prossimi giorni.