In aumento le segnalazioni da parte delle vittime, che hanno acquisito maggiore consapevolezza, comprendendo che non sono sole. Il comandante provinciale dell’Arma Maresca: “Fondamentali le campagne sensibilizzazione”


ISERNIA. Violenza tra le mura di casa: un fenomeno che – da sempre – non risparmia certo la provincia di Isernia. Eppure negli ultimi tempi qualcosa è cambiato. L’aumento delle segnalazioni da parte delle vittime rappresenta un segnale prezioso: perché vuol dire che ora sempre più donne maltrattate trovano la forza e il coraggio per chiedere aiuto, rendendosi conto che a volte si scambia per amore ciò che amore non è.

“Al di là dei numeri – ha detto in merito il colonnello Vincenzo Maresca, comandante provinciale dei Carabinieri – notiamo una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza da parte delle vittime delle violenze di genere. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne che, quasi quotidianamente si rivolgono a noi, soprattutto di notte, chiedendo il nostro intervento. E questo ci consente di scongiurare situazioni ben più gravi. Per fortuna, per bravura nostra e delle altre Forze di Polizia, al momento la situazione è sotto controllo”.

Fondamentali in tal senso anche le campagne di sensibilizzazione che aiutano le vittime ad avere maggiore consapevolezza e che servono a far comprendere loro che non sono sole.

Lo stesso vale anche per un altro fenomeno, quello delle truffe agli anziani, messe a segno da personaggi senza scrupoli nei confronti dei più fragili. I continui e costanti incontri sul territorio hanno contribuito in maniera concreta a cambiare profondamente l’atteggiamento delle potenziali vittime, che hanno imparato a non cadere in trappola.

“Qualche mese ha – ha ricordato il comandante Maresca – abbiamo arrestato un truffatore, perché la vittima ci ha aiutato a fermarlo. Sappiamo che spesso gli anziani non ci chiamano, ma sappiamo anche che non ‘ci cascano’ più, semplicemente chiudendo la telefonata col truffatore. Altre volte ci segnalano tentati raggiri. Questo vuol dire che le campagne di sensibilizzazione, nel medio periodo, danno i loro frutti”.

Deb.Div.