A questa determinazione seguono i fondi per il Dopo di Noi


CAMPOBASSO. Dopo oltre 20 anni di disattenzioni, la Regione Molise ha reperito e impegnato poco meno di 300 mila euro del bilancio regionale 2023-2025 per finanziare i programmi di inserimento lavorativo e i relativi servizi di sostegno e collocamento mirato dei disabili.

Soddisfazione è stata espressa da Federsolidarietà Confcooperative Molise che, per anni, ha intavolato un dialogo, tenace e insistente, con la politica locale, cercando di sensibilizzare gli interlocutori a quella giustizia sociale, troppo spesso dimenticata.

“Questi provvedimenti – ha afferma il presidente Nino Santoro – rappresentano una vittoria e il superamento di 25 anni di arretratezza culturale della nostra Regione nei confronti della cooperazione sociale e di tutte le cooperative di tipo B, che hanno sempre operato, senza alcun aiuto, nei percorsi di inclusione lavorativa. Oggi, grazie ad un deciso ed efficace intervento, l’assessore Cefaratti ha concretizzato e spostato le lancette in avanti di 25 anni”.

“Dall’entrata in vigore della legge, avvenuta nel 2002, a oggi – ha continuato Santoro – la Regione Molise non aveva mai individuato, né assegnato tali risorse. La boccata d’ossigeno, per il Terzo settore, arriva, invece, quest’anno, grazie a due determine del 23 dicembre scorso, che stanziano, su un capitolo del Bilancio regionale, rispettivamente somme per 142.713,34 e 155.886,82 euro, tutte destinate all’inserimento lavorativo dei disabili”.

Tale fondo dovrebbe essere alimentato, annualmente, dai proventi derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate ai datori di lavoro inadempienti agli obblighi occupazionali previsti dalla legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. A questo si deve aggiungere la delibera di Giunta regionale n. 931 del 21.12.2023, che approva la riprogrammazione di fondi, pari a € 559.000,00, per il Dopo di Noi, in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

Ora la palla passa all’Agenzia Regionale Molise, chiamata ad attivare tutte le procedure per la gestione dei fondi. “I centri per l’ impiego – continua Santoro –  facciano la loro parte attraverso le convenzioni ex Art. 14 della L.69/99”.