La questione è arrivata in Aula su istanza della consigliera di opposizione Filomena Calenda che aveva proposto anche la chiusura dell’area durante le ore notturne

ISERNIA. Il problema delle siringhe rinvenute nel Parco Stazione è approdato in Aula: durante la seduta del Consiglio comunale infatti l’esponente di opposizione Filomena Calenda ha interrogato il sindaco per sapere cosa l’amministrazione intenda fare per risolvere la situazione ed eliminare, quindi, il senso di degrado e di pericolo soprattutto per i bambini che frequentano l’area.

La consigliera ha voluto sapere se il sindaco avesse pianificato azioni e interventi d’intesa con la Polizia Municipale o se avesse intenzione di chiudere il parco durante le ore notturne.

“Il problema c’è – ha detto Castrataro – e non è neanche di facile risoluzione. Ho chiesto al Prefetto di riunire il tavolo di coordinamento per la sicurezza. In quella circostanza mi impegnerò per implementare la presenza delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale, ovviamente è possibile garantire la presenza di agenti in tutti i luoghi e a tutte le ore”

“Nel parco stazione – ha poi aggiunto – c’è la videosorveglianza ma non riesce a scandagliare tutti i punti, dobbiamo potenziarla grazie alla videosorveglianza regionale e ai fondi che abbiamo reperito. Resta però il problema di assumere personale che sappia gestire le telecamere”.

“Infine – ha chiuso il sindaco – l’eventualità di chiudere il Parco durante le ore notturne può tranquillamente essere valutata dalla commissione consiliare competente ma sappiate che un’operazione del genere ha un costo: le cancellate, per giunta non basse, costano molto e noi nel caso dovremmo reperire le risorse economiche. Tutte queste soluzioni dovrebbero aiutare ma non si può credere che così il problema venga debellato totalmente, spesso abbiamo a che fare con soggetti fragili che sono già stati in comunità e che ora i servizi sanitari, non senza difficoltà, stanno provando ad indirizzare verso nuovi percorsi di riabilitazione”.