Riceviamo e pubblichiamo la nota di Giovanni Petta


SESSANO DEL MOLISE. “Sessano sta morendo”: riceviamo e pubblichiamo la nota che il docente e giornalista Giovanni Petta ha inviato al prefetto di Isernia Franca Tancredi, chiedendo risposte. La nota è stata inviata anche al presidente della Regione Francesco Roberti, al presidente della Provincia Alfredo Ricci, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni

LA NOTA. “Qual è l’urgenza della mia richiesta? La morte di un paese. Nel caso specifico, Sessano del Molise. Ma, se tali comportamenti fossero messi in atto in altri territori, morirebbero facilmente tutti i piccoli centri a cui il presidente Mattarella tiene così tanto.

– l’8 luglio scorso le scrivevo, senza ottenere risposta, e le chiedevo l’annullamento dell’ordinanza del sindaco di Sessano del Molise che vietava gli eventi musicali fino alla fine dell’estate

– il 5 agosto e il 2 settembre scorsi, per motivi diversi, il Lake Party, unico evento di un certo rilievo nel territorio sessanese, non è stato autorizzato

– in data odierna, alcune signore (può immaginare le possibilità di incontro che hanno in un paese a ottocento metri slm di poco più di seicento abitanti) mi hanno riferito che alla loro richiesta per avere una sala da utilizzare per svolgere attività fisica di ginnastica posturale soprattutto per anziani il sindaco ha risposto negativamente

– in un clima desolante di spopolamento, durante l’estate, più di trenta giovani sessanesi si sono miracolosamente riuniti in associazione culturale per tentare di far rinascere un minimo di socialità nel paese

– alla presentazione di tale associazione non è stato presente alcun membro della giunta comunale e, addirittura, per la presentazione della suddetta associazione i giovani sono stati costretti a pagare 42 euro di occupazione di suolo pubblico

– i giovani hanno dovuto pagare altri 42 euro per il primo evento culturale da loro organizzato

– i trenta giovani hanno richiesto la sala conferenze del Comune per la presentazione del libro di Federica Siravo e che il Comune ha concesso la sala ma ha preteso che ‘al fine di contenere la diffusione del Covid 19’, una volta terminato l’evento, sarà onere, spesa e cura della richiedente associazione provvedere alla sanificazione dei locali utilizzati

Per tutti i motivi elencati sopra, le riferisco che il comportamento dell’amministrazione comunale, comportamento che frustra ogni possibilità di una pur minima socializzazione e ogni tentativo di riportare in vita un paese che si sta desertificando, deve essere valutato, anche solo da un punto di vista ‘umano’ e ‘antropologico’ dalle autorità a cui ci si rivolge. Interessa meno l’aspetto legale.

Se nel Consiglio regionale del Molise ci fosse una opposizione degna di tale nome, non scomoderei le autorità in indirizzo ma le condizioni della sanità pubblica, dei trasporti, dell’edilizia scolastica e di ogni altro servizio offerto ai cittadini molisani dimostrano la mancanza di tale importante elemento, l’opposizione, così tanto necessario per una vita democratica dignitosa.
 G
entilissima signora prefetta, qualora decida di non rispondere anche a questa richiesta, perché ritenuta non pertinente all’ambito delle sue competenze, voglia almeno indicarmi l’autorità a cui inviare le mie richieste di aiuto.

Vogliano le altre autorità in indirizzo intervenire per quanto di loro competenza o per quanto di competenza di ogni essere umano. E magari rispondere, anche negativamente alla richiesta, per non lasciare il cittadino isolato e desolato, sempre più in difficoltà nel comprendere i comportamenti di chi lo rappresenta politicamente e istituzionalmente”.