Sabato bollino rosso. Archiviato un Ferragosto mite, nuova ondata di calore sulla Penisola. Intanto, le stime di luglio segnano per il capoluogo molisano un significativo incremento dell’afa con effetti anche sul tasso di mortalità


CAMPOBASSO. Il caldo torrido torna sull’Italia. Archiviato il Ferragosto mite, già da oggi 3 città sono da bollino rosso, ossia Bolzano, Brescia e Firenze, e 4 da bollino arancione, quali Bologna, Roma, Frosinone e Perugia. Mentre 11 sono contrassegnate con bollino giallo, ovvero dallo stato di pre-allerta, tra cui Campobasso, poi Ancona, Genova, Latina, Milano, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. Il resto da bollino verde.

Da sabato la situazione muta ancora e le città da bollino rosso saranno invece 9, capoluogo molisano compreso.

Ma sarà la settimana prossima il momento più critico – riferiscono i previsori.

Da lunedì 21 agosto le temperature saliranno attorno ai 42 gradi in Sardegna, mentre a Roma saranno tra i 37 e i 38 così come a Firenze e su gran parte della Valle Padana. Intanto i dati sulla mortalità legata al caldo, fotografata dal terzo rapporto sui ‘Risultati dei Sistemi di allarme (Hhwws), del Sistema sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso’, a cura del ministero della Salute e dal dipartimento di epidemiologia del Lazio, parlano di oltre 500 morti in più rispetto alla media del periodo.

Inoltre, secondo l’ultimo bollettino climatico del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service/ECMWF), lo scorso mese di luglio è stato il mese più caldo di sempre. Le ondate di calore registrate in Italia e in molti paesi del sud Europa sono state molto intense e prolungate, con quasi il 40% dei giorni del mese caratterizzati da un indice moderato-alto di stress da caldo.

I dati del mese di luglio, aggiornati nel report, includono tutto il periodo dell’ondata, aggiornati al 4 agosto. I dati evidenziano, come detto, un eccesso di mortalità al Centro-Sud, con incrementi statisticamente significativi a Campobasso (+53%), Napoli (+10%), Bari (+42%), Reggio Calabria (+61%), Messina (+20%), Palermo (+30%) e Catania (+35%). Al Nord si conferma in diverse città una mortalità inferiore all’atteso (-13% nel complesso delle città del Nord).