Incontro a Foggia della delegazione di Venafro guidata dal sindaco Ricci con il padre provinciale dei Cappuccini, frate Francesco Dileo. Le rassicurazioni


VENAFRO/FOGGIA. Quale futuro per il convento di San Nicandro a Venafro? Questo il tema dell’incontro a Foggia tra il padre provinciale dei Cappuccini frate Francesco Dileo e la delegazione composta dal sindaco Alfredo Ricci, il presidente del Consiglio Comunale Dario Ottaviano, il vicesindaco Marco Valvona, il consigliere di minoranza Michele Pontone, il vicario Foraneo don Salvatore Rinaldi e una rappresentanza di cittadini e fedeli, nelle persone di Vincenzina Scarabeo (per il Circolo Religioso-Socio-Culturale San Nicandro), Andrea D’Appollonio, Ernesto D’Appollonio, Raffaele Siano.

Al centro del confronto le problematiche emerse in questi giorni sulla nuova organizzazione del convento di San Nicandro.

Criticità relative a una eventuale chiusura della Basilica e del convento, che sono state evidenziate dal sindaco. Tutti in partecipanti all’incontro hanno sottolineato le ragioni legate alla storicità della presenza dei Cappuccini e al cammino pluricentenario della Fede e della venerazione verso i Santi Martiri da parte dei Venafrani e di tanti devoti anche residenti in altre città e all’estero .

Dopo ampia disamina dei termini della questione, il Padre Provinciale ha assicurato che è in atto un confronto con il vescovo della diocesi di Isernia-Venafro, monsignor Camillo Cibotti per trovare una pacifica soluzione. Il il convento e la basilica saranno amministrati dal Rettore fra Antonio Losapio e dal Vice Rettore fra Jossy Fernandes. La la basilica sarà aperta tutte le mattine e tutti i pomeriggi con la presenza di un frate, la santa Messa sarà celebrata la domenica. Inoltre nei periodi legati alla maggiore devozione popolare (per esempio verso i Santi Martiri), le funzioni religiose e le consuetudini e tradizioni saranno garantite.

“Questa diversa organizzazione – spiega il sindaco Ricci – che dovrebbe partire da settembre, è stata motivata dal Padre Provinciale per il ridotto numero di frati disponibili nella provincia cappuccina in conseguenza della carenza di vocazioni degli ultimi tempi”.

“Tra le cose che ci sono state dette dal padre provinciale – sottolinea ancora Ricci – vorrei porre l’accento sul fatto che con il vescovo Cibotti è in corso un costante confronto per addivenire ad una soluzione pacifica. Noi ci speriamo, ma continueremo a tenere desta l’attenzione sulla questione!”