Nato a Pescolanciano, fu arruolato durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1939 e inviato prima in Francia e poi in Albania


PESCOLANCIANO. Profondo il cordoglio per la scomparsa di Enea Del Matto, il soldato molisano deportato a Berlino nel 1943 e morto nei giorni scorsi, all’età di 102 anni.

Fu arruolato durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1939 e inviato in Francia e in Albania. La sua storia è stata raccontata dal Corriere della Sera.

Era nato Pescolanciano, in Molise, il 26 settembre 1920. Suo papà, Michele Del Matto, era capo-cantoniere alla linea tranviaria Pescolanciano-Agnone, distrutta nel 1943 dai nazisti e mai più ricostruita. A 16 anni il giovane Enea lavorò alla tranvia, nel 1939 gli arrivò la cartolina di leva e l’anno dopo, 1940, venne inviato in Francia e poi in Albania, dove produsse insieme alla sua compagnia pane per gli uomini al fronte. L’8 settembre 1943, il giorno dell’Armistizio, si trovava a Milano e i nazisti lo andarono a prelevare dalla caserma insieme ad altri commilitoni e lo portarono al famigerato Binario 21.