Il capogruppo del Movimento 5 Stelle: “Mi è difficile comprendere per quale motivo, dovrei ‘farmi da parte’ a vantaggio di chi non ha mai trascorso un solo giorno nelle istituzioni e magari non vive nemmeno più qui”


CAMPOBASSO. “Metterò a disposizione il mio nome per guidare una coalizione che riporti normalità, legalità e cura per la cosa pubblica nel nostro amato Molise. Lo ha affermato il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Andrea Greco in un lungo post su Facebook. Il suo – in sostanza – è un ‘no’ ad un candidato presidente che non abbia esperienza nelle istituzioni e che non viva quotidianamente i problemi di questa terra.

“Tra incertezze e criticità da affrontare al più presto, per il bene di questa terra, continua un controproducente toto-candidati per le prossime elezioni regionali – scrive – Non si può più temporeggiare su queste scelte, altrimenti la differenza con chi ci ha preceduto non esisterebbe, ed è questa la mia più grande preoccupazione. Avremmo dovuto già essere con voi, ogni giorno, a raccontarvi cosa vogliamo fare per dare una speranza di crescita e di rivalsa alle famiglie, alle imprese e ai giovani in difficoltà, perché il cambiamento vero, non quello di facciata, si costruisce con i fatti e con la forza propulsiva delle idee.

Sono centinaia i messaggi che in questi giorni ho ricevuto da cittadini, attivisti e portavoce, che mi hanno chiesto il motivo del mio ‘farmi di lato’. In altre parole, in pochi hanno compreso il mio gesto, che non voleva essere assolutamente una ‘resa’, o un atto da codardo. Tutt’altro. Era teso a facilitare le interlocuzioni. Alla luce degli sviluppi, è chiaro che il problema non fossi io; il problema è che, forse, qualcuno ha difficoltà a riconoscere il ruolo centrale del MoVimento in una coalizione progressista, un fatto che dobbiamo assolutamente risolvere.

Vi riporto alcune considerazioni alla luce del sole, dopo averle messe in chiaro, nel rispetto dei ruoli, sia nel MoVimento che ai rappresentanti di forze civiche e politiche. I cittadini hanno il sacrosanto diritto di scegliere alla guida della Regione, non entità astratte o personaggi noti, ma dei manifesti umani di valori che abbiano dato prova nelle Istituzioni di battersi a tutela dei diritti dei molisani; diversamente, verrebbe completamente distrutto il concetto di merito che il Molise vuole trasmettere ai posteri.

Alle porte dei 38 anni, ho il dovere morale e civico di mettere tutto l’impegno possibile nel cambiare il corso della storia di questa Regione, altrimenti destinata al fallimento. Proporrò, quindi, il mio nome tra quelli dei candidati alla guida della coalizione. Dopo 12 anni di attivismo politico e 10 di lavoro serio nelle Istituzioni, sui dossier più importanti per i cittadini molisani, e dopo aver dimostrato rispetto del ruolo, impegno e visione per questa Regione, mi è difficile comprendere per quale motivo, insieme ai colleghi, dovrei ‘farmi da parte’ a vantaggio di chi non può conoscere la macchina regionale perché non ha mai trascorso un solo giorno nelle Istituzioni e magari non vive nemmeno più in Molise, ma soprattutto non sappiamo che idea ha della gestione di comparti fondamentali, come Sanità e Trasporti.

Ma davvero  questa terra è così in preda a una ipnosi collettiva!? Ma davvero si pensa che i cittadini accetterebbero di buon grado un’operazione politica così, senza alcun radicamento territoriale!?

Alla luce di queste considerazioni, c’è prima di ogni altra opzione, chi ha dimostrato impegno nelle Istituzioni e merita di essere il candidato presidente del fronte Progressista, il MoVimento ha il dovere di indicarlo. E se qualcuno ritiene che questo non sia giusto, dovrà spiegarlo ai cittadini.

Forse, perché abbiamo fatto capire troppo chiaramente che per noi la Sanità pubblica e di qualità deve essere il primo settore da tutelare!? Forse, perché in questi anni abbiamo letteralmente combattuto ‘a mani nude’ il malaffare in ogni sua forma, dagli appalti alle consulenze!? Forse, perché con le nostre denunce abbiamo fatto finire sotto inchiesta tutti i maggiori esponenti del centrodestra di questa legislatura!? Qualcuno ci spieghi perché e lo spieghi ai cittadini, che ormai da dieci anni riconoscono nel MoVimento il primo partito nelle elezioni di livello regionale e nazionale. Questo in politica è un dato che significa tanto, forse tutto.

Non è a noi che si deve rispetto, ma ai molisani che ci esprimono fiducia da anni e vogliono che la coalizione sia guidata da un’espressione chiara del MoVimento, che non significa umiliare gli alleati. Tutt’altro. Significa offrire più possibilità di vittoria a un fronte che deve guardare verso un’unica direzione e che nel rispetto di tutti deve incontrarsi sui temi.

Se in maniera seria e serena i partiti e i movimenti civici al Tavolo non riusciranno a trovare una soluzione, è chiaro che questa dovrà necessariamente essere facilitata da Roma, ma, a quel punto, il messaggio sarebbe già una mezza sconfitta.

Credo – sottolinea infine – che sia finito il tempo in cui la politica, tanto a sinistra che a destra, debba trovare delle figure note da immolare sull’altare del consenso, senza avere la benché minima idea di gestione.

Con orgoglio, caparbietà e serietà si trovi una soluzione; la si trovi subito, nell’interesse esclusivo di questa terra, che sono sicuro abbiano gli interlocutori al Tavolo”.