“Parliamo dell’unico servizio in regione, impensabile far vivere tutto questo ai cittadini che hanno il diritto di curarsi”


CAMPOBASSO. Difendere la Radioterapia del Gemelli, l’unica della regione, dalla chiusura. Questo l’obiettivo del comitato ‘Salviamo la Radioterapia del Molise’, che questa mattina ha indetto una conferenza stampa a Campobasso proprio nella struttura di Largo Agostino Gemelli.

13mila le adesioni ottenute dalla raccolta firme promossa dallo stesso comitato. “Di iniziative di questo tipo se ne sono viste tante, ma questa volta è stata l’emotività e l’empatia della cittadinanza ad aver colpito. Un comitato nato dalla volontà spontanea dei pazienti, che da alcune settimane si sono attivati per spingere verso il ripristino della Radioterapia del Gemelli Molise”.

“Abbiamo indetto una petizione popolare che ha raggiunto un risultato davvero importante, nella quale abbiamo chiesto al ministro della Salute Schillaci la revoca dei decreti (Dca n.1 e Dca n.2) del commissario ad acta alla Sanità Donato Toma. Richiediamo che i professionisti della Radioterapia del Gemelli possano prescrivere direttamente i trattamenti radioterapici e in più la determinazione dei nuovi tetti di spesa per permettere alla popolazione di usufruire di questi trattamenti sanitari di eccellenza. La sanità pubblica molisana, purtroppo, ad oggi non ha un reparto operativo”.

“Il nostro sentire di pazienti ed ex pazienti – ha sottolineato il comitato – è quello di non riuscire a capire la chiusura dei servizi e delle terapie salvavita. Sappiamo sulla nostra pelle cosa significhi essere curati in maniera eccellente e a casa nostra, senza intraprendere i viaggi della speranza. Serve compiere delle scelte importanti per il benessere e la salute dei cittadini molisani e non solo”.

“Il sistema sanitario è in difficoltà ormai da troppi anni. Il commissario e i vertici regionali, prima di accettare un compromesso di questo tipo, avrebbero dovuto anteporre la tutela della salute dei cittadini a questo tipo di proposte. È inimmaginabile far vivere una condizione simile a delle persone che hanno il diritto di curarsi, un diritto sancito dalla Costituzione. L’appello è rivolto alla sensibilità del Ministro Schillaci, e alle istituzioni regionali chiediamo di farsi valere ai tavoli romani”.

“Questo comitato non ha nessuno stampo politico. Noi non siamo contro il pubblico, ma per una buona sanità a livello territoriale. L’obiettivo – ha concluso il comitato – deve essere quello di continuare ad offrire il servizio di Radioterapia ai pazienti oncologici, perché è l’unico presente in regione. La Radioterapia non deve chiudere, ma anzi deve essere potenziata. È necessario un approccio collaborativo tra Regione e Gemelli per scongiurarne la chiusura”.