Sotto accusa l’atto con cui l’ormai ex direttore generale dell’Asrem Florenzano ha nominato Sciaudone primario del reparto di Chirurgia del ‘Veneziale’


ISERNIA. Revoca immediata della delibera con cui l’ormai ex direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano ha nominato il nuovo primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale ‘Veneziale’ . A chiederlo è la Federazione Provinciale del Partito Democratico di Isernia.

“Si consuma la scena finale ‘dell’opera’ Toma-Florenzano – si legge nella nota – A poche ore dalla scadenza del proprio incarico di direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano, in dispregio ad ogni regola di correttezza istituzionale, con Deliberazione n. 253 del 28/02/2023 sostituisce Giovanni Vigliardi, primario facente funzioni dell’Uoc di Chirurgia dell’ospedale Veneziale, nominando al suo posto il professor Guido Sciaudone, peraltro pare con ‘efficacia retroattiva’, ossia dal 15 gennaio scorso.          

Ancora una volta, il commissario ‘ad acta’ nonché presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha imposto alla comunità molisana della provincia di Isernia decisioni ‘scellerate’ che non tengono in alcuna considerazione i bisogni e le esigenze fondamentali dei cittadini, ai quali, per l’ennesima volta, si sottraggono importanti presidi e preziosi punti di riferimento, che, da anni, rappresentano per tutti i pazienti del territorio garanzia di elevata professionalità, spirito di servizio e dedizione.

Il ‘grimaldello’ utilizzato dal direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano, nominato dal presidente della Giunta Regionale, è stato il Protocollo di Intesa tra la Regione Molise e l’Università degli Studi del Molise, approvato con Decreto commissariale n. 33 del 20 ottobre 2022. E così, per dare esecuzione agli ultimi ‘ordini’ che gli sono stati impartiti, prima di abbandonare la scena, Florenzano ha fatto un altro ‘colpo di teatro’ con la nomina del Direttore UOC di Chirurgia del  Veneziale di Isernia, in sostituzione di. Giovanni Vigliardi, primario facente funzioni presso tale unità.

Ancora una volta, i vertici della sanità regionale hanno deciso di non valorizzare, pur avendone la possibilità, le professionalità interne all’azienda che, da lunghi anni, hanno contributo a salvare la vita di tantissime persone, costituendo un reparto di eccellenza, particolarmente attrattivo anche per i territori limitrofi, frutto di notevoli e continui sacrifici, specie nel periodo pandemico, quando medici ed operatori sanitari hanno lavorato in condizioni di estrema difficoltà e complessità.

Tutto ciò affrontando quotidianamente le note difficoltà che caratterizzano l’ospedale di Isernia, determinate ed aggravate dalle scelte politiche sanitarie, profondamente ingiuste e sbagliate, di questa disastrosa maggioranza regionale, che, oggi, stupita, si interroga su cosa stia accadendo, come se fosse stata ‘spettatore’ e non, invece, ‘attore protagonista’ di questa messinscena, che non ha posto al centro delle proprie scelte il diritto fondamentale alla salute dei cittadini molisani.

Come meravigliarsi allora, anche da questo punto di vista, della scarsa, o meglio ‘nulla’, attrattività dei bandi emanati dalla Azienda Sanitaria Regionale per reclutare il personale medico, chiamato a lavorare in una regione che non premia, né valorizza chi con assoluto spirito di servizio, ha svolto la propria opera professionale in favore ed a tutela della salute dei cittadini molisani.

Non è possibile ‘estromettere’ professionisti dotati delle richieste conoscenze e competenze, nonchè della necessaria esperienza maturata all’interno della struttura ospedaliera, ad esclusivo danno di pazienti, cittadini e territorio, utilizzando in modo strumentale un protocollo di intesa che ha come finalità quella di integrare le attività didattiche, scientifiche ed assistenziali, mettendo a disposizione strutture operative, attrezzature e personale del Servizio sanitario e che, invece, potrebbe dare rilevante e qualificato apporto professionale alle attività formative dell’Università”.

Pertanto, come si diceva, la Federazione Provinciale del Partito Democratico di Isernia chiede la revoca immediata della Deliberazione n. 253 del 28/02/2023.