Concesso il nulla osta per la restituzione della salma e la celebrazione del rito funebre. Vanno avanti le indagini per fare piena luce sul delitto


di Deborah Di Vincenzo

SANTA MARIA DEL MOLISE. È stata eseguita oggi all’obitorio del Veneziale di Isernia l’autopsia sul cadavere di Carlo Giancola, il 72enne ucciso la mattina della vigilia di Natale nella sua casa di Santa Maria del Molise.

Il magistrato ha concesso il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari per la celebrazione del rito funebre, che si terrà domani mattina, 31 dicembre, nella chiesa Santa Maria e Giacomo.

La cerimonia, per volere dei familiari, si svolgerà in forma ristretta e riservata. Il sindaco Michele Labella interpretando il profondo dolore della comunità ha deciso di proclamare il lutto cittadino.

LE INDAGINI. Intanto l’attività investigativa va avanti. Perché ci sono ancora diversi interrogativi a cui dare risposte. Fondamentali in tal senso gli accertamenti tecnici irripetibili eseguiti ieri dal Ris di Roma, insieme agli elementi raccolti dai carabinieri della Sezione Operativa e del Nucleo Investigativo del comando provinciale carabinieri di Isernia.

Diversi, per la Procura, gli aspetti su cui è necessario fare ancora piena luce. Le indagini dovranno ricostruire l’accaduto tenendo in considerazione il fatto che “la scena del crimine era stata meticolosamente ripulita”, come ribadisce in una nota il procuratore Carlo Fucci. Necessario anche stabilire quanti sono i stati i colpi inferti alla vittima e realizzare una planimetria in 3D maggiormente esplicativa dei fatti.

“L’attività in parola – ha inoltre comunicato Fucci – proseguirà nei prossimi giorni sempre nel rispetto delle garanzie difensive e dunque con la procedura degli atti irripetibili”. Nel corso dell’ulteriore sopralluogo nella casa che si è trasformata in scena del crimine sono state sequestrate altre “cose pertinenti al reato – scrive ancora Fucci – utili per la ricostruzione della dinamica e della fase successiva alla commissione del reato”.

E naturalmente anche l’esame autoptico eseguito dal medico legale Umberto De Gennaro, alla presenza del consulente della difesa Vincenzo Vecchione, aggiungerà tasselli preziosi alla ricostruzione dell’accaduto. Per i risultati sarà necessario attendere 60 giorni.

Unica indagata per l’omicidio è la moglie della vittima, Irma Forte, la 66enne che ha confessato il delitto, ammettendo davanti al gip le sue responsabilità.