Il governatore della Campania Vincenzo De Luca annuncia che domani, nella Conferenza Stato-Regioni chiederà il ritiro del ddl sull’autonomia differenziata, presentato dal ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli


CAMPOBASSO. “Un provvedimento che spacca in due il paese”. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca chiama in causa il Molise e le regioni del Sud e annuncia che domani, nella Conferenza Stato-Regioni chiederà il ritiro del ddl sull’autonomia differenziata presentato dal ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli.

“E’ un provvedimento che genera solo caos – ha chiarito De Luca – Faremo un fronte con altre regioni del Sud, come Calabria, Basilicata, Puglia, Molise e Lazio, che hanno accolto le osservazioni che abbiamo presentato per iscritto, ma ci sono segnali per un sostegno anche da parte delle Regioni del Nord. Da domani siamo in battaglia per difendere l’unità nazionale”.

De Luca ha sottolineato come dai parlamentari di centrodestra del Sud non si sia levata una voce critica sul ddl Calderoli. “Hanno detto che vogliono difendere gli interessi del Sud? Lo facciano, per noi va benissimo, ma non ho percepito niente. Noi autocritichiamo anche il centrosinistra, fortemente perché non hanno fatto niente. Abbiamo un vasto schieramento di latitanza politica, ma adesso abbiamo un’occasione per misurare le coerenze di tutti”.

Quindi l’appello alla premier Meloni: “Siccome in queste settimane abbiamo sentito sempre parlare di Nazione e di interesse nazionale – ancora la posizione di De Luca – vogliamo sperare, visto che è in discussione l’unità della Nazione, ci siano comportamenti conseguenti”.

Alla vigilia della discussione, Calderoli però prova a stemperare, chiedendo però “leale collaborazione”. Il ministro prima sottolinea che non c’è alcuna proposta da ritirare, poiché “non è mai stata presentata”. E poi assicura: “Quella sul tavolo è una bozza di lavoro per iniziare a confrontarci e lavorare. Auspico che la versione definitiva di questo testo possa essere scritta con il contributo di tutte le Regioni, perché questa è una bozza aperta ad ogni tipo di proposta”.

Punto dirimente è quello sui Lep: secondo l’articolo 117 della Costituzione lo Stato ha potestà esclusiva sulla “determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Per i governatori contrari è “intollerabile” una proposta di autonomia differenziata che non ne preveda a monte la definizione.