Passato, presente e futuro sul palco del Termoli Jazz: l’innovazione tra contaminazioni e sonorità mediterranee

Ciò che era e ciò che sarà si incontrano sul palco di piazza Duomo e realizzano insieme un piccolo miracolo musicale. GUARDA IL SERVIZIO


di Pietro Ranieri

TERMOLI. Il jazz del futuro è qui. Ciò che era e ciò che sarà si incontrano sul palco di piazza Duomo a Termoli e realizzano insieme un piccolo miracolo musicale. Michele Macchiagodena, direttore artistico e padre spirituale dell’evento, ha costruito un parterre e una macchina organizzativa di livello altissimo per una kermesse musicale che, ormai giunta all’ottava edizione, sa quel che vuole e che carattere vuole mostrare.

Dopo un esordio monco a causa del maltempo, che ha impedito alla prima serata di mercoledì di svolgersi serenamente, giovedì 28 luglio sul palco si è scatenato il proverbiale finimondo. I Mack hanno portato un set dove il confine tra jazz, fusion ed elettronica è stato davvero molto labile, esibendosi in sonorità variegate e per certi versi difficilmente riconducibili allo standard cui si pensa – ai vari Chick Corea, John Coltrane, Ella Fitzgerald e quant’altro. Ma il jazz è contaminazione, è creazione e novità. E lo sanno non solo i Mack, ma anche i C’mon Tigre, headliners della seconda serata, che nascono come un duo ma si evolvono come un collettivo. Orchestre e sonorità da tutto il mondo confluiscono in piazza Duomo e creano un esaltante concerto di circa due ore, dove tecnologia, tecnica e anima si fondono in una grande mescolanza di creazioni e novità. Infine, ultima serata sabato 30, con il ‘big one’ di questa edizione: Antonio Faraò, pianista di fama internazionale, che ha fatto risuonare il suo pianoforte in un’esibizione dal jazz più puro, in quartetto con Luigi Di Nunzio al sax, Giuseppe Bassi al contrabbasso e Marcello Nisi alla batteria.

Le dirette dei concerti e i backstage sono stati poi seguiti dall’altra novità di quest’edizione: Disisradio, webradio isernina partner ufficiale dell’evento, che ha trasmesso i set sulle sue frequenze virtuali e commentato il dietro le quinte di tutte le serate.

Scommessa vinta dunque per Macchiagodena e l’associazione Jack, che ha organizzato l’evento: Termoli s’inserisce nella rete nazionale dei festival jazz e porta quel vento di novità e innovazione che possono rendere questi festival dei punti di riferimento nel panorama jazzistico mondiale.

LE DIRETTE DEI CONCERTI