Le idee per fare del mega stabilimento l’occasione per puntare sul binomio industria-sostenibilità


CAMPOBASSO. Gigafactory in Molise, una grande opportunità in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, ma uno scenario da monitorare in termini di sviluppo sostenibile del territorio, che passa anche dall’utilizzo di energia pulita.

Se ne è parlato nel dibattito organizzato da ‘La fonte’, insieme alla Fondazione ‘Lorenzo Milani’ e alle altre associazione che hanno aderito alla coalizione civica ‘Molise Domani, per i quali l’attività della Gigafactory non può limitarsi al semplice assemblaggio delle batterie per le vetture elettriche, ma deve divenire il cuore di quella transizione ecologica che a terra viene definita verde e in mare blu.

La transizione ecologica richiede armonia fra economia ed ecologia, fra cultura e natura, un’armonia mediata dalla partecipazione attiva e consapevole dei cittadini e dall’uso sapiente delle tecnologie. Per realizzare questa strategia dobbiamo investire in conoscenza. “È necessaria una transizione culturale, che richiederà cambiamenti radicali dei centri di formazione del capitale umano, uno sviluppo di nuovi centri di ricerca, la realizzazione di luoghi di innovazione sociale, scientifica e tecnologica – hanno dichiarato –
La nuova fabbrica non deve essere una cattedrale nel deserto, ma deve rappresentare l’occasione per una politica di innovazione, socialmente giusta ed ambientalmente sostenibile, capace di permeare i settori fondamentali del nostro vivere economico e sociale: dall’agricoltura pulita alla tutela della biodiversità e al turismo sostenibile, dalle energie rinnovabili al ciclo dei rifiuti, da una medicina che abbia al centro il territorio ad una amministrazione pubblica che sia al servizio dei cittadini”.

“Il primo decisivo passo di questa rivoluzione è rappresentato dalle energie rinnovabili – hanno aggiunto – sarebbe inaccettabile, una contraddizione insostenibile, se questa energia venisse dai combustibili fossili. Da qui l’idea che la presenza di un’azienda ad alto consumo energetico sollecita, ma che va al di là della stessa Gigafactory, ovvero il progetto, l’ipotesi di realizzare un Parco Eolico Offshore, distante diverse decine di chilometri dalla costa.
Un parco utile alla Transizione verde e alla Transizione blu. L’obiettivo al quale puntiamo, con questo progetto come con le Comunità Energetiche (così chiaramente illustrata nella conferenza di Isernia), è quello di fare del Molise una regione ad emissione CO2 zero. Una vera opportunità per Termoli e per il Molise intero”.