I risultati dell’Indagine della Confcommercio a livello nazionale. Il Presidente regionale Spina: “Così rischio infiltrazioni nel tessuto economico”.


“L’arrivo della pandemia  ha determinato la necessità di concentrare l’attenzione su fenomeni criminali quali l’usura e sui tentativi di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico”.

Il Presidente della Confcommercio Paolo Spina commenta così a margine, fonte Ansa, i dati emersi a livello nazionale dall’indagine della Confederazione su usura e fenomeni illegali e sulle conseguenze per l’economia reale e per le imprese.

Sono le imprese che non hanno ricevuto pieno soddisfacimento della propria richiesta di credito quelle sulle quali è stata calcolata, dall’Ufficio studi, la platea di attività potenzialmente esposte a rischio usura. Anche per il Molise i dati vanno in questa direzione. “Il perdurare dei disagi imposti dalla situazione pandemica – si legge nella ricerca – potrebbe agevolare forme di assistenzialismo alternativo spingendo privati e aziende in difficoltà economica a ricercare rapidi ‘sostegni’ finanziari che hanno inevitabilmente portato i sodalizi ad acquisire il controllo di imprese ed esercizi commerciali attraverso le prevedibili condotte intimidatorie al fine di attuare il reimpiego di capitali illeciti”. Sono dinamiche nuove per il nostro territorio che possono diffondersi con rapidità e senza fare rumore. Di qui la necessità di supportare e tutelare gli operatori di più settori economici che la pandemia ha reso più vulnerabili a causa di un’emergenza imprevista che ha causato ovunque problemi di liquidità. Ed è proprio in questi ambi che i tentacoli della criminalità tendono ad allungarsi”.