È crisi nera sul fronte demografico. Molto negativo il dato su Isernia. Non va meglio per Campobasso


CAMPOBASSO/ISERNIA. L’Italia perde in un anno 250mila residenti. E il Sud è il territorio più colpito dal calo demografico. Questo quanto emerge dall’ultima rilevazione Istat che evidenzia il calo progressivo della popolazione italiana, dal 2014 (quando risultava pari a 60,3 milioni.), ad oggi (58 milioni 983 mila unità, 250mila in meno dell’anno precedente).

Nell’arco di 8 anni la perdita cumulata è pari a 1 milione 363 mila cittadini. E la crisi demografica colpisce maggiormente il Mezzogiorno (-6,5 per mille), in particolar modo regioni come Molise (-12 per mille), Basilicata (-9,5) e Calabria (-8,6), che – secondo l’istat – sono “sempre più sul procinto di essere coinvolte in una situazione da cui appare difficile poter uscire”.

Delle 38 province del Sud, 34 presentano un calo della popolazione superiore alla media nazionale, e in 9 la riduzione relativa è a doppia cifra: si va dal -10,6 per mille della provincia di Oristano – evidenzia l’istituto – al -15,4 per mille in quella di Isernia. Le altre sono Nuoro, Campobasso, Enna, Potenza, Benevento, Caltanissetta e Crotone.