La figlia, Gioconda, racconta il ‘patriarca delle campane’ nell’opera editoriale dal titolo ‘Un uomo dabbene’. Ieri alla Gil di Campobasso un incontro tutto dedicato alla famiglia agnonese di fonditori.


Un uomo dabbene, il patriarca delle campane: la figura di Pasquale Marinelli è al centro del libro realizzato dalla figlia Gioconda. Un’opera che racconta la vita di un uomo che ha dato lustro all’artigianato e al nome del Molise in tutto il mondo. L’opera editoriale è stata presentata ieri pomeriggio al palazzo Gil di Campobasso in una iniziativa organizzata con il sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura e al Turismo.

Il rapporto con quattro Papi, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e II, le onorificenze della Repubblica italiana: c’è tutto nelle pagine di questo libro che consegna ai molisani e ai posteri la figura di una persona sempre disponibile, artigiano sopraffino, maestro nella vita come nell’arte sacra delle campane che hanno portato la Fonderia Marinelli ad essere un orgoglio per il Molise e l’Italia nel mondo.

Gli insegnamenti di Pasquale sono oggi tramandati dai figli e nipoti che portano avanti con dedizione, passione e amore il messaggio universale di amore per le proprie radici che trasuda dai muri della Fonderia Pontificia di Agnone.

Quella dei fonditori di campane Marinelli è d’altronde una storia lunga millenni, una saga che tramanda un mestiere antico. Pasquale Marinelli ha scritto con il suo impegno d’imprenditore, insieme al fratello Ettore, scultore di geniale abilità, pagine storiche per il Molise. Sua l’idea della fondazione del “Museo internazionale della campana” dedicato al fratello e intitolato a Giovanni Paolo II. Suo il coraggio di continuare un mestiere difficile e pur affascinante, nel segno della tradizione, con lo sguardo in avanti, precorrendo i tempi. Una vita spesa tra passione, lavoro e amore per la famiglia che, con l’appoggio della sorella Gabriella, ha rievocato i momenti personali e quelli indimenticabili come la visita in fonderia di Papa Wojtyla e l’affetto per padre Pio. Tra romanzo e saggio, le pagine di ‘Un uomo dabbene’ raccontano la storia di una famiglia che ha fatto e continuerà a fare tanto per il Molise.

Nel corso del pomeriggio è intervenuto l’assessore regionale Vincenzo Cotugno che ha parlato di ‘Turismo attraverso l’arte, la storia, la tradizione e la cultura. A seguire il concerto di campane del Maestro Giulio Costanzo, percussionista del Conservatorio ‘Perosi’ di Campobasso, che ha allietato i presenti con un repertorio dal gregoriano al Novecento.