I ragazzi coinvolti nell’iniziativa, finanziata dalla Regione e patrocinata dal Comune di Isernia, indirizzeranno i propri talenti nell’atletica leggera


ISERNIA. Nuovi occhi per raccontare la disabilità, in un’iniziativa che consenta il rientro nella piena socializzazione di persone con disagio psichico e la valorizzazione del loro ruolo nella comunità di Isernia. Questo l’assunto alla base del progetto ‘Playourdream’, presentato stamani in conferenza stampa presso il Comune di Isernia.  

Promosso dall’associazione Luna Onlus (capofila del progetto) e finanziato dalla Regione Molise, si tratta d’un cortometraggio interamente ideato e realizzato da otto ragazzi molisani, tutti under 35, affetti da disabilità o in situazione di temporaneo disagio. Un progetto che ha ancora più valenza, visto che il Molise ha uno dei più alti tassi di disabilità giovanile.  

Protagonisti del video, tre giovani atleti paralimpici molisani che, grazie allo sport, hanno scoperto un nuovo modo di vivere le proprie disabilità fisiche. Il video ha un unico obiettivo: raccontare la disabilità con occhi diversi e mettere in luce la normalità che risiede dietro i ragazzi che affrontano quotidianamente delle sfide importanti, con coraggio e tenacia.

Il pubblico presente alla conferenza stampa
Il pubblico presente alla conferenza stampa

Presenti alla conferenza stampa l’assessore comunale alle Politiche sociali Leda Ruggiero, che ha sottolineato come verso il mondo dei disabili l’amministrazione Castrataro abbia una particolare attenzione; i dirigenti delle associazioni coinvolte (Damiano Di Lonardo e Giuseppe Di Benedetto, presidente e vicepresidente dell’associazione Luna, Alberto Coletta per la cooperativa sociale ‘Il Triangolo’ insieme alla referente del progetto ‘Playourdream’ Simona Forte e all’operatrice Stefania Izzi, e Agostino Caputo, presidente della Nuova Atletica Isernia Isernia), il responsabile del Centro di Salute Mentale di Isernia (patrocinatore), Tommaso Gualano, e una delle atlete paralimpiche interessate, Maria Josè Giorio, già vincitrice di varie medaglie a livello nazionale nelle discipline del lancio del peso e del disco.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA AD ALBERTO COLETTA

Tra il pubblico, tecnici e membri delle comunità di riabilitazione psicosociale territoriale, ma soprattutto tanti utenti dei vari centri, ragazzi e adulti, attratti dalla possibilità di socializzazione e di fare rete all’interno del progetto. Perché #PlaYourDream è proprio questo: diversità, libertà e possibilità , “è un colibrì che vola leggero in cielo di opportunità”, spiega Gaia Cifelli, 15enne di Santa Maria del Molise, ideatrice del logo di progetto per la cooperativa ‘Il Triangolo’, partner dell’iniziativa.

Il progetto #PlaYourDream ha beneficiato delle risorse finanziarie nell’ambito dell’avviso pubblico regionale ‘Azioni di sostegno a soggetti svantaggiati in ragioni di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e familiari’. Durerà circa sei mesi e coinvolgerà complessivamente undici giovani della provincia isernina.

“Il nostro progetto ha riscosso successo sul territorio – ha dichiarato il presidente dell’associazione Luna, Di Lonardo – Oltre ai partner di progetto, che sono la Cooperativa sociale il Triangolo e l’Associazione Nuova Atletica Isernia, l’iniziativa ha subito incontrato il sostegno istituzionale di enti importanti come il Comune di Isernia e il Centro di Salute Mentale di Isernia. Attendiamo, inoltre, il patrocinio dell’Asrem e siamo in contatto col Coni Molise”.

Proprio il dottor Gualano ha sottolineato come progetti del genere siano un’esperienza importante per la provincia d’Isernia, “aiutando a superare lo stigma che tutti quanti abbiamo dentro riguardo le malattie mentali, non sempre facili da comprendere. La migliore medicina per queste persone è il recupero delle loro funzioni nell’ottica del rientro nella piena socializzazione, attraverso un approccio multidisciplinare”.

Dense di significato anche le parole del presidente dell’associazione Nuova Atletica Isernia, Agostino Caputo, figura di riferimento per i suoi atleti che accompagna sul campo e nella vita: “Con questo progetto vorremmo poter coinvolgere ragazzi che a volte hanno poche opportunità di sentirsi parte attiva della comunità in cui vivono. A volte, hanno solo perso l’interesse per lo stare insieme agli altri o nel fare attività al di fuori dall’ordinario. Questa iniziativa vuole essere per loro l’opportunità di mettersi in gioco e sperimentare aspetti e talenti che forse non sanno di avere, di fare nuove amicizie ed essere parte di un gruppo. Vuole essere la loro possibilità di lasciare un segno nella comunità in cui vivono e di permettere ad altre persone che vivono situazioni di disagio analoghe di ispirarsi al coraggio di questi undici ragazzi e alla loro tenacia di affrontare le sfide quotidiane”.

A chiudere la conferenza la ‘padrona di casa’, l’assessore Ruggiero: “Mi auguro – ha concluso – che queste cose presto non facciano più notizia. Venti o trent’anni fa di certe cose neppure si parlava, sono felice che la società si stia evolvendo in questo senso. La disabilità, mi auguro, possa diventare quotidianità. Occorre lavorare con pazienza e tenacia”.