CULTURA & SPETTACOLI

Isernia, esplode la festa arcobaleno del Molise Pride (VIDEO)

Centinaia le persone che hanno dato vita all’evento. L’annuncio degli organizzatori: l’edizione 2025 si terrà a Termoli


ISERNIA. Isernia è stata invasa dai colori e dall’entusiasmo di centinaia di persone che hanno dato vita al Molise Pride 2024 organizzato dall’Arcigay. Giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione ha visto una crescente partecipazione anno dopo anno, diventando un evento fondamentale per la comunità LGBTQ+ molisana e non solo.

La scelta di Isernia come sede della manifestazione ha assunto un significato ancora più profondo per un territorio che spesso fatica ad affrontare apertamente queste tematiche. Testimonial della manifestazione Nichi Vendola, ex governatore della Puglia e fondatore dell’Arcigay, e Pierfrancesco Citriniti, regista di Propaganda live. Dal carro del Pride anche i saluti della senatrice Alessandra Maiorino del Movimento Cinque Stelle e di Marilena Grassadonia, Coordinatrice dell’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale.

Molti gli interventi e altrettanti i riferimenti all’assenza del governatore del Molise Francesco Roberti.  Vendola lo ha definito “un troglodita” per aver “perso l’occasione di dimostrare che egli ora rappresenta tutti i molisani, e che non li cerca solo quando servono voti”.

“Un evento riuscitissimo – ha detto la presidente dell’Arcigay Molise, Luce Visco – nonostante i messaggi brutti sui social che ci hanno definito pagliacci, in centinaia hanno partecipato per affermare i diritti civili”.

La manifestazione è iniziata con il corteo partito da piazza Stazione, che ha attraversato le vie cittadine portando un messaggio di inclusione, rispetto e libertà. Centinaia le persone scese in piazza per partecipare attivamente, altrettanti i curiosi: la redazione di isNews ha seguito tutto il corteo dal carro principale, con un punto di vista unico.

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Dalle 17 l’assembramento nella piazza, con un numero via via maggiore di partecipanti, rappresentanti della società civile e delle istituzioni. In prima fila il sindaco Piero Castrataro con diversi componenti dell’amministrazione. Presente anche una delegazione della nuova Giunta di Campobasso, con la sindaca Marialuisa Forte e l’assessora Bibiana Chierchia, per il simbolico passaggio di consegne come città ‘custode’ del Pride tra i due Capoluoghi con la vicesindaca di Isernia Federica Vinci. Poi, l’annuncio: l’edizione 2025 si terrà a Termoli, con il Pride pronto a conquistare con i suoi colori anche la costa molisana.

Lo ha comunicato ufficialmente l’Arcigay Molise. Il Pride dunque arriverà per la prima volta sulla costa molisana “in una città simbolo – si legge nella nota dell’associazione per la vicinanza geografica delle Isole Tremiti, luogo di confino per gli omosessuali durante il periodo fascista. Già disponibile sui canali social del Molise Pride sia la raccolta fondi che la ricerca di volontari e volontarie pronti a dare una mano a questa grande sfida”.

Tornando all’eventi, non sono mancati altri rappresentanti del mondo politico e istituzionale molisano: il presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Agnone Daniele Saia, primo comune a concedere il patrocinio al Pride; la consigliera regionale Micaela Fanelli, prima firmataria della proposta di legge regionale contro l’omolesbobitransfobia e la violenza di genere di recente proposizione; la vicepresidente della Commissione pari opportunità del Molise Benedetta De Lisi e molti altri.

La manifestazione si è poi conclusa in piazza Celestino V con la ‘Notte Arcobaleno’, momento di festa e musica. Assente ‘giustificato’ l’ospite speciale Danilo Bertazzi, ancora alle prese con una brutta influenza che gli ha purtroppo impedito di partecipare. Sul palco artisti, dj e performer hanno messo in scena la loro bravura: oltre alle bravissime drag queen, tra cui la ‘nostrana’ Molisia, da Termoli, anche il giovane cantautore pentro Lor3n si è esibito con i brani che lo hanno portato a Sanremo Giovani. Perfino la Fontana Fraterna è stata colorata con le sette sfumature della bandiera del movimento LGBTQIA+, un simbolo di come Isernia abbia voluto essere una città veramente inclusiva e libera.

Deborah

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