POLITICA & ATTUALITA'

Dispersione scolastica in Italia, Molise a metà classifica: matematica, italiano e inglese ‘croce’ per gli studenti

Il dato emerge dagli esiti delle prove Invalsi


CAMPOBASSO. L’appuntamento annuale con la pubblicazione degli esiti delle prove Invalsi mostra diversi segnali positivi di ripresa post Covid. Anche in Molise.

Nel 2024, – si legge in un articolo pubblicato su Vita.it sulla base del report dell’Istituto nazionale per la valutazione – la quota di studenti e studentesse in condizione di dispersione scolastica implicita nel Molise è compresa tra il 5% e il 10%. Questo dato posiziona la regione in una fascia intermedia rispetto ad altre aree italiane. Le regioni con percentuali più alte di dispersione scolastica implicita (oltre il 10%) includono la Campania e la Sardegna, mentre in altre regioni del Nord Italia, come la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Lombardia, la quota è inferiore al 5%.

Nel 2019, la dispersione scolastica implicita in Italia era al 7,5%, salendo al 9,8% nel 2021. Una leggera inversione di tendenza è stata osservata nel 2022 (9,7%) e confermata nel 2023 (8,7%). Grazie al miglioramento degli esiti delle prove dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, nel 2024 la dispersione scolastica implicita è scesa al 6,6%.

Nel Molise, come in altre regioni, il fenomeno è trainato principalmente dal non raggiungimento dei traguardi in Italiano e Matematica, piuttosto che dai livelli inadeguati in Inglese.

Andando alla terza della scuola secondaria di I grado, la quota di alunni a rischio di dispersione scolastica implicita, dopo un aumento tra 2019 e 2021 (da 15,1% a 16,6%), ha visto una diminuzione nel 2022 (15,5%), con una tendenza incoraggiante nel 2023 (13,8%) e nel 2024 (12,9%). Questo valore è il più basso mai registrato a livello nazionale. Tuttavia, permangono differenze regionali significative. In Molise, non meno di uno studente su dieci è a rischio di dispersione scolastica implicita.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha sottolineato l’importanza dei miglioramenti osservati, evidenziando che i risultati delle prove Invalsi di quest’anno mostrano un miglioramento significativo sin dalla scuola primaria. Si riduce il divario Nord-Sud e diminuisce la percentuale di dispersione scolastica, sia implicita che esplicita. Il ministro ha ribadito l’importanza di continuare su questa strada, puntando su interventi mirati per migliorare le competenze degli studenti, in particolare nelle aree più fragili.

Alessandra

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