Il dolore dei familiari della professoressa di Monteroduni: “Rimanere sospesi nell’angoscia è insostenibile e inaccettabile”


OROSEI/MONTERODUNI. Undici anni di domande senza risposta. Resta un mistero la scomparsa di Irene Cristinzio, la professoressa originaria di Monteroduni e residente a Orosei, in Sardegna, sparita l’11 luglio del 2013.

Quella mattina era uscita di casa molto presto, come sua abitudine, per fare jogging, non ha mai più fatto ritorno. La donna, legatissima al marito e ai tre figli, mai avrebbe potuto allontanarsi senza una spiegazione secondo la convinzioni di chi le era accanto. Nessuna ombra nella sua vita fino a quel giorno. Anche quest’anno i suoi cari hanno voluto ricordarla nel giorno della scomparsa affidando il loro dolore alla pagina social ‘Ritroviamo Irene’.

“Sei uscita di casa la mattina presto di 11 anni fa, dopo aver organizzato tutto per il tuo rientro: la colazione, i panni da stendere, il pranzo già avviato – si legge nel post – Ti immaginiamo assorta nei tuoi pensieri, con passi decisi su quella strada familiare che da anni, ogni mattina percorri.

Ma quel giorno hai incontrato qualcuno che ha interrotto i tuoi passi, ti ha strappato via dalla tua vita e ti ha portato lontano da noi. Sono lunghi 11 anni senza risposte e non abbiamo più le parole per descrivere il vuoto che hai lasciato.

La tua assenza è dolorosa, ogni giorno come il primo giorno. Rimanere sospesi nell’angoscia di domande senza risposta è insostenibile e inaccettabile. Ti ricordiamo felice, sorridente, amorevole”.