Il tribunale di Isernia
ISERNIA. È arrivata ieri la sentenza di proscioglimento per il 64enne finito sotto processo a Isernia con l’accusa di lesioni gravi, perché ritenuto responsabile di aver reciso, con un morso alla mano, la falange a un suo conoscente.
L’episodio risale all’autunno del 2019. Tutto ebbe inizio con una violenta lite in strada. In particolare la diatriba era nata per futili motivi tra due uomini e una donna lungo viale dei Pentri, in centro città.
Secondo l’accusa il 64enne, in preda a un raptus, avrebbe morso la mano destra di un 46enne, recidendogli una falange. L’uomo venne ricoverato con una prognosi di 40 giorni.
L’autore della lesione, anche lui refertato con prognosi di 10 giorni, dopo la ricostruzione effettuata dai poliziotti della Squadra Volanti – anche grazie alla collaborazione dei testimoni, opportunamente sentiti quali persone informate sui fatti – venne denunciato per il reato di lesioni dolose gravi.
È seguito il rinvio a giudizio e il processo, al termine del quale – assistito dall’avvocato Angelo Cutone – l’uomo è stato prosciolto, in quanto non è stata accertata la sua responsabilità penale.
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