Foto archivio (Pino Manocchio)

Fino al 3 agosto la variante al Ptgu, adottata dalla Giunta, sarà depositata in libera visione per le osservazioni. Poi la parola passerà al Consiglio comunale


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Ancora un passo avanti nell’iter che porterà alla rivoluzione del piano urbano del traffico a Isernia. La Giunta comunale, lo scorso 3 luglio, ha adottato, con proprio atto, la variante al Pgtu.

La delibera, corredata dei relativi allegati ed elaborati del Piano, è stata depositata in libera visione al pubblico presso l’ufficio ‘TPL e mobilità sostenibile, Piano Urbano del Traffico’, al secondo piano della Sede del 3^ Settore Tecnico in piazza Michelangelo, dove resterà fino al 3 agosto (negli orari di apertura).

La parola dunque, passa ora alla popolazione. La procedura prevede infatti che in questi 30 giorni di deposito dell’atto in visione per il pubblico, è possibile formulare “osservazioni sulla modifica in oggetto, nel medesimo succitato termine, da parte dei portatori di interessi collettivi e diffusi (comitati, associazioni di categoria, operatori economici, ecc.), nonché da parte di singoli cittadini”.

La variante al piano approderà poi in Consiglio per l’approvazione definitiva. L’assise di Palazzo San Francesco sarà chiamata quindi ad esprimersi “sulle previsioni di piano e sulle eventuali osservazioni presentate e, quindi, anche con l’accoglimento di eventuali modifiche conseguenti alla partecipazione popolare”.

Un iter partito lo scorso anno con l’obiettivo di adeguare il piano, risalente al 2000, alle esigenze di mobilità attuali. Il capoluogo pentro in questi 24 anni è infatti profondamente cambiato, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale ed economico. Da qui l’esigenza di una ‘rivoluzione’ che, come noto, riguarderà anche i parcheggi e delle tanto discusse soste blu.

“Andrà complessivamente ripensata e ridefinita la politica di regolamentazione della sosta cittadina – viene ribadito nella delibera di giunta – individuando in maniera organica e sulla base dei dati storici o rilevati le aree da destinare alle diverse tipologie di sosta, valutando, in particolare e per le motivazioni sopra riportate, anche le ipotesi di una radicale revisione e/o eliminazione delle soste a pagamento mediante una ‘zonizzazione’ delle aree più critiche e sensibili, che necessitano di maggiore ricambio in termini di parcheggio, al fine di gestirle tramite ‘strisce bianche’ e relativo disco orario, differenziato in base alla presenza di uffici, presidi e attività commerciali, ‘strisce rosa’ per donne incinta o con bambini al di sotto di 2 anni, ‘strisce gialle’ per i soggetti disabili e altre categorie ‘fragili’ preventivamente individuate, oltre che tramite l’individuazione di apposite zone riservate a forme di mobilità innovative e sostenibili (esempio car pooling o simili)”.