A partire dalle 18:30 l’inaugurazione della mostra ‘I sentieri dell’anima’; a seguire la presentazione del libro ‘Viaggi letterari’


ISERNIA. La galleria Spazio Arte Petrecca a Isernia è lieta di presentare venerdì 5 luglio due appuntamenti culturali intrinsecamente legati dal tema del rapporto tra Uomo e Natura.

Alle ore 18.30 si inaugura la mostra ‘I sentieri dell’anima’ del pittore beneventano Salvatore Fiore.  

A seguire, alle 19.30, nel cortile della dimora storica Palazzo De Lellis Petrecca la presentazione del libro ‘Viaggi letterari’ dello scrittore Michele Forgione con interventi della critica letteraria Maria Pia de Martino e dello scrittore Angelo Cocozza. Entrambi gli eventi ripercorrono storie di vita vissuta creando un suggestivo accostamento tra la figurazione impressionista di Fiore e la indagine trasversale della letteratura di Forgione. La serata sarà allietata dalle note della cantautrice Nadia D’Aguanno e dalla pianista Antonietta Pacitti. 

La pittura di Fiore è una immersione sensoriale nella bellezza e nei meandri del Creato, la più sublime rappresentazione del reale. L’osservatore viene introiettato nella tela divenendone parte, quasi attraversasse i sentieri e i campi odorosi del vigore che l’estate dona loro, in un volo radente sui torrenti, sulle ginestre, sui papaveri occhieggianti nel verde rigoglioso, ai limiti del metafisico. La natura con lui non è stata clemente ma, per una sorta di contrappasso gli ha donato la straordinaria capacità di vedere ciò che altri non vedono, di sentire quello che altri non sentono, facendo aleggiare in lui lo spirito profondo del tempo e dei luoghi che divengono anfratti dell’anima, paesaggi estatici come sogni incompiuti. Fiore è un colorista puro, un impressionista che con la sua pittura pastosa conferisce forza alle forme antropomorfe in una ricerca senza tempo che si ispira agli archetipi dell’arte.

La mostra ‘I sentieri dell’anima’ sarà visitabile fino al 31 luglio.

‘Viaggi letterari’, la raccolta di poesie di Forgione, è un percorso simbolico che l’autore compie tra i ricordi della sua vita e le letture che lo hanno caratterizzato. Le citazioni presenti nella sua opera sono l’espediente letterario di cui l’autore si serve per mettere il lettore di fronte a una verità, per Forgione, irreversibile: tutta la vita è Letteratura. La solitudine profonda dell’uomo, che si scontra con una realtà cui non sente di appartenere, trova un riparo nel rapporto inscindibile con la natura, un legame intenso che restituisce all’autore tracce di speranza nell’itinerario peraltro malinconico dell’esistenza.