Il sindaco Lino Gentile e la consigliera comunale Luciana Petrocelli al seminario estivo Symbola e al Nuovi Mondi Festival. Presente anche la docente Unimol Letizia Bindi


CASTEL DEL GIUDICE. Il modello Castel del Giudice attraversa l’Italia avviando collaborazioni di contaminazione progettuale e culturale con realtà appartenenti alle aree interne anch’esse protagoniste di profondi interventi di rigenerazione. Il sindaco Lino Gentile è intervento, lo scorso 28 giugno a Mantova alla tavola rotonda del XXII Seminario Estivo della Fondazione Symbola in programma all’Accademia Nazionale Virgiliana sul tema de “La sfida territoriale: cultura, comunità, sostenibilità per rigenerare e neopopolare” portando l’esperienza di Castel del Giudice.

“La problematicità dei territori delle aree interne in Italia – ha spiegato il primo cittadino Lino Gentile – esposti più di altri alla crisi climatica globale ed allo spopolamento demografico, impone a noi amministratori di riflettere sull’importanza della sfida della progettazione culturale per ripensare la rigenerazione territoriale attraendo nuovi abitanti. Occorre agire seguendo una visione strategica d’insieme guardando con positività al futuro, sperimentando nuovi strumenti per sostenere l’innovazione e investendo in competenze trasversali e multidisciplinari”. Al seminario anche la professoressa dell’Università del Molise Letizia Bindi,  che ha parlato del progetto di Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino, dal punto di vista antropologico,

Si è discusso di strategie pianificate e messe in atto negli anni a Castel del Giudice anche nel corso del Nuovi Mondi Festival, tenutosi nel distretto che raccoglie i comuni del cuneese di Rittana, Roccasparvera, Valloriate e Moiola. La consigliera comunale Luciana Patrocelli è intervenuta il 28 giugno nel corso del convegno “Innovare la montagna. Incontri e confronti sul tema della rigenerazione dei territori marginali” esponendo gli esempi virtuosi dell’azienda agricola Melise, del microbirrificio agricolo Maltolento, dell’Apiario di Comunità, dell’albergo diffuso Borgotufi, della Cooperativa di Comunità e di Casa Frezza, che hanno saputo invertire la rotta fronteggiando lo spopolamento e creando nuova occupazione.

Castel del Giudice, con il progetto Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino, vincitore del Bando Borghi – Linea A del PNRR per la rigenerazione territoriale e lo sviluppo sostenibile, si appresta a divenire un laboratorio sperimentale di una nuova urbanità contemporanea per creare nuove forme di economia.

LE FOTO