POLITICA & ATTUALITA'

Economia in Molise, rallenta la crescita: il rapporto della Banca d’Italia

Ad influenzare l’andamento le restrizioni monetarie e le incertezze geopolitiche. L’analisi evidenzia in ogni caso segnali positivi nella maggior parte dei settori economici


Nel 2023, l’economia del Molise ha registrato una crescita moderata dello 0,9%, in linea con la media nazionale e leggermente superiore a quella delle altre regioni del Mezzogiorno. Tuttavia, questa crescita rappresenta un rallentamento rispetto agli anni precedenti, influenzata dalle restrizioni monetarie e dalle incertezze geopolitiche che hanno caratterizzato l’intero paese. Questa la foto scattata dal consueto rapporto della Banca d’Italia, da cui emerge altresì che la domanda interna è stata frenata dall’aumento dei prezzi e dai rialzi dei tassi di interesse, anche se l’inflazione ha mostrato segnali di attenuazione rispetto al 2022. Nonostante ciò, le esportazioni hanno visto una ripresa, soprattutto grazie alle vendite di prodotti chimici.

Ma ecco più nel dettaglio:

Settore Industriale e delle Costruzioni. Il settore industriale del Molise ha mostrato segnali positivi, trainato principalmente dal comparto dei mezzi di trasporto, costituito in gran parte da unità locali di multinazionali. Anche se la crescita è stata inferiore rispetto all’anno precedente, il settore ha mantenuto una traiettoria positiva. Gli investimenti industriali, tuttavia, hanno subito una netta flessione.Nel settore delle costruzioni, dopo un forte aumento nel biennio 2021-2022, le ore lavorate si sono stabilizzate su livelli superiori a quelli pre-pandemia. Questo è stato possibile grazie agli incentivi fiscali per la riqualificazione edilizia e ai progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Settore dei Servizi. Nel comparto dei servizi privati non finanziari, il commercio ha risentito della debole crescita dei consumi, mentre il turismo ha beneficiato di una ripresa delle presenze nelle strutture ricettive regionali.

Performance delle Imprese. Nonostante il contesto economico sfavorevole, i risultati reddituali delle imprese sono rimasti positivi, con una crescita delle disponibilità liquide nella seconda metà dell’anno. I debiti delle imprese verso il settore bancario hanno iniziato a ridursi, interrompendo l’espansione osservata nei tre anni precedenti.

Mercato del Lavoro. Il 2023 ha visto un aumento del numero degli occupati e della popolazione attiva in Molise. Nel settore privato, l’incremento delle posizioni lavorative è stato sostenuto principalmente dai contratti a tempo indeterminato. Le retribuzioni contrattuali sono salite moderatamente, recuperando solo parzialmente l’erosione dei redditi reali causata dall’inflazione. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni si sono ridotte sensibilmente, raggiungendo livelli simili a quelli pre-pandemia, soprattutto grazie al calo nell’industria dei mezzi di trasporto.

Situazione delle Famiglie. Le famiglie hanno visto un aumento del reddito nominale, ma il potere d’acquisto è continuato a diminuire a causa dell’inflazione. Gli acquisti di beni e servizi hanno rallentato, malgrado l’espansione del credito al consumo. Le compravendite immobiliari e le richieste di mutui sono diminuite sensibilmente, influenzate dall’alto livello dei tassi di interesse. La crescita dei rendimenti finanziari ha favorito una ricomposizione della ricchezza delle famiglie verso strumenti più remunerativi.

Settore Bancario e Finanza Pubblica. Nel settore bancario, si è assistito a una riorganizzazione della rete distributiva con una riduzione degli sportelli e un aumento dell’uso di strumenti digitali. La crescita del credito bancario a imprese e famiglie si è interrotta, principalmente a causa del calo della domanda dovuto ai tassi di interesse elevati. Gli indicatori della qualità del credito hanno mostrato un miglioramento moderato, nonostante un lieve aumento dei nuovi prestiti deteriorati per le famiglie. I depositi bancari sono cresciuti leggermente, sostenuti dai risparmi.

Per quanto riguarda la finanza pubblica, la spesa corrente primaria delle Amministrazioni locali è aumentata, trainata dagli esborsi per l’acquisto di beni e servizi. Anche la spesa in conto capitale è cresciuta, grazie agli investimenti per i progetti del PNRR. Le entrate non finanziarie correnti sono aumentate, con la Regione Molise che ha visto un miglioramento rispetto al disavanzo pro capite molto elevato dell’anno precedente. Il debito consolidato delle Amministrazioni locali è diminuito, mantenendosi su un livello pro capite inferiore alla media nazionale.

Alessandra

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