A nove giorni dal secondo turno di vota gli schieramenti mettono a punto le strategie per convincere gli elettori. Tra ipotesi di ‘anatra zoppa’ e timori di salti della quaglia


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Campobasso verso il ballottaggio, il centrosinistra valuta l’ipotesi dell’apparentamento, o comunque dell’accordo politico-programmatico con Pino Ruta e il Cantiere civico.

Il centrodestra invece ‘blinda’ i consiglieri più votati e per scongiurare ogni ipotesi di salto della quaglia, o cambio di casacca che dir si voglia, fa firmare loro il ‘giuramento di fedeltà’. Si tratta ovviamente di un impegno politico – la Costituzione non prevede il vincolo di mandato, consentendo agli eletti la possibilità di cambiare partito e collocazione a legislatura in corso – che dovrebbe servire in caso di ‘anatra zoppa’. Vale a dire una maggioranza non sorretta dai numeri. In che proporzione è ancora tutto da capire e dipenderà ovviamente dal risultato del ballottaggio.

Scenari che si delineano a 9 giorni dal secondo turno di voto, con gli elettori di Campobasso che domenica 23 e lunedì 24 giugno saranno chiamati a scegliere tra Aldo De Benedittis, candidato sindaco del centrodestra, e Marialuisa Forte, candidata sindaco del fronte progressista.

Una settimana o poco più di campagna elettorale, nella quale i due competitor proveranno a giocarsi tutte le carte a propria disposizione per convincere gli elettori e per battere l’avversario. Al ballottaggio vince chi prende più voti e non serve superare la soglia fatidica del 50% di voti, che nessuno dei tre candidati ha varcato al primo turno, con Aldo De Benedittis che ha ottenuto il 47,9% di consensi, contro il 52,68% ottenuto dalle sue liste, Marialuisa Forte che ha raggiunto il 32,16%, contro il 32,39% dei voti di lista, e Pino Ruta che ha ottenuto il 19,94%, sul 14,93% del totale delle sue liste.

Lasciando i numeri e tornando alle strategie i rumors parlano di trattative in corso tra il centrosinistra e i civici di Pino Ruta, per valutare se ci sono le condizioni per un’intesa. Che dovrebbe passare dall’accordo sull’assetto del governo cittadino ad alcuni punti programmatici considerati prioritari, tematiche ambientali, scelte sul rilancio del centro e la tutela delle contrade, sicurezza ed edilizia scolastica. Argomenti declinati, in maniera ovviamente diversa, nei vari programmi elettorali. E che ora richiederebbero una sintesi.

L’eventuale annuncio, apparentamento sì o apparentamento no, è atteso ad horas. Mentre il centrodestra fa la sua campagna elettorale, rivolgendosi agli elettori e appellandosi al rischio anatra zoppa. Animale che incute timore, evidentemente, come la quaglia del famoso salto.