L’appello del candidato sindaco: “Ora ultimo sforzo per non lasciare la città nelle mani di una minoranza. Non facciamoci ingannare da chi vuole conservare il potere senza consensi. Il capoluogo è a un bivio: astenersi e arrendersi a chi ha bloccato lo sviluppo oppure scrivere una nuova storia”


CAMPOBASSO. “Il dato politico è chiaro e inequivocabile: Campobasso ha deciso di cambiare e ha scelto di dare fiducia alla coalizione di centrodestra e al sottoscritto”.  È quanto dichiara in una nota l’avvocato Aldo De Benedittis, candidato sindaco del centrodestra in vista del ballottaggio del 23 e 24 giugno.

“Non tocca a me entrare nel merito delle operazioni di scrutinio, ma di certo in queste ore i cittadini hanno assistito a una situazione al limite del paradosso e del grottesco, con i ritardi e la totale confusione sull’esito delle consultazioni che non hanno di certo fatto onore a un Capoluogo di regione – afferma –  L’ennesima dimostrazione che Campobasso deve presto voltare pagina. L’intenzione degli elettori è stata comunque netta ed evidente, ma serve un ultimo sforzo per completare il lavoro iniziato con entusiasmo e passione in queste settimane”. 

Poi il grazie ai campobassani “che in massa ci hanno sostenuto e votato e chiedo loro di aiutarci, fra quindici giorni, a mandare a casa una minoranza che negli ultimi anni ha già prodotto troppi danni alla nostra amata città. Una minoranza che festeggia per essere arrivata 20 punti percentuali dietro di noi, sperando di ribaltare con giochi di palazzo il volere democratico al prossimo turno”. 

“Non facciamoci ingannare dalla sinistra – tuona De Benedittis – che spera di mantenere senza voti il potere: gli elettori hanno già scelto una maggioranza in Comune e un voto alla candidata Forte servirebbe solo a paralizzare l’amministrazione del Capoluogo, a mantenere in vita un Movimento Cinque stelle bocciato ovunque in Italia e a costringere la città ad essere commissariata e a tornare al voto già in autunno.” 

“Il ballottaggio del 23 e 24 giugno – conclude – sarà il voto più importante degli ultimi decenni per Campobasso: astenersi significa condannarla all’oblio politico. Votare me, significa riportare la città al centro della scena”.